L’ormai ex direttore operativo del Verona ha voluto congedarsi ringraziando il popolo gialloblù con una lettera pubblicata su L’Arena
È una lettera lunga e molto sentita quella attraverso cui Francesco Barresi ha voluto congedarsi da Verona, dall’Hellas e dal popolo scaligero.
Senza perdere tempo, ecco quindi a leggere il messaggio affidato a L’Arena dall’ormai ex direttore operativo gialloblù:
«Oggi si conclude un percorso della mia vita professionale e umano, sicuramente il più importante fino a ora.
In questi anni ho imparato tanto e, di certo, non mi sono risparmiato: ho respirato l’Hellas in ogni singolo minuto della mia giornata e in cambio ho avuto anni meravigliosi.
Mia figlia è nata qui, mio figlio è ormai veronese, la mia famiglia ha trovato una seconda casa e tutto questo grazie a ognuno di voi. Mi avete concesso stima e fiducia, anche quando le cose sembravano difficili da spiegare e da accettare.
Da parte mia sono stato fedele tenendo la schiena dritta in un mondo che spesso costringe a compromessi. L’onesta, il sacrificio e la dedizione al lavoro, uniti al rispetto, sono i valori che mi hanno sempre guidato.
Un’incredibile avventura, resa possibile dalla fiducia e dalla stima riposta in me dal Presidente Maurizio Setti, persona che mi ha dato tanto e mi ha fatto crescere non solo dal punto di vista professionale. Spero di averlo ripagato con il mio lavoro, a lui dirò sempre grazie.
Poi c’è l’Hellas Verona, quella che in questi anni è stata la mia seconda famiglia, fatta di persone vere prima che di colleghi, amici con i quali ho condiviso ogni istante di questi sei lunghi e intensi anni, compagni di viaggio che non smetterò mai di ringraziare. Abbiamo affrontato e “vinto” tante partite: oggi posso dire di essere orgoglioso di aver lavorato con ognuno di loro.
Ma il Verona è soprattutto espressione di una gloria sportiva e non solo, accoglie al suo interno eccellenza dell’imprenditoria del territorio che voglio, in questa occasione, anche a titolo personale, ringraziare per il supporto datomi anche sia a livello professionale che personale. Nel mio ruolo ho avuto modo di rapportarmi con le Istituzioni del territorio, con un sempre proficuo interesse mirato all’interesse comune. Anche a loro rivolgo un sentito grazie, per ché i risultati ottenuti sono espressione del lavoro svolto costantemente con reciproca stima.
Il resto, e non è poco, lo avete messo voi veronesi: quanto è stato bello essere parte della vostra storia e vivere in prima persona l’attaccamento senza fine a questi colori, diventati in sei anni anche i miei. La promozione “in casa” a Cesena, il Bentegodi stracolmo di passione la sera del 2 giugno, sul prato con mio figlio sulle spalle e tutta la notte a rivivere quell’emozione, il rigore di Pazzini contro la Juve.
TUTTO VERO, TUTTO PAZZESCO!
Sono pagine emozionanti del mio romanzo veronese, pagine incancellabili, pagine indelebili della mia vita.
A voi tutti, appassionati e “matti”, un sentito grazie dal cuore per avermi regalato questo.
Grazie Hellas, grazie Verona!».