Il centrocampista gialloblù si è raccontato a tutto tondo durante una lunga intervista concessa ai colleghi de L’Arena
Dalla possibile convocazione in Nazionale alla Coppa Italia Primavera, passando per i compagni di squadra (attuali o ex), il ritiro e tanto altro: sono davvero parecchi gli argomenti toccati da Mattia Zaccagni durante la lunga intervista concessa ieri a L’Arena e comparsa sull’edizione odierna del quotidiano.
Senza perdere tempo, ecco dunque le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù.
LA NAZIONALE. «È ancora presto per parlare di Nazionale, ma incrociamo le dita. Avere la possibilità di fare uno stage con l’Italia sarebbe il massimo, un anno fa non ci avrei nemmeno pensato… Speriamo dai, sarebbe un premio anche per la Società e per chi mi ha sempre sostenuto!».
CAPITANI. «Pazzini mi manca molto, lui è stato determinante nel mio percorso di crescita: mi ha insegnato a spingere e a non mollare mai. Io capitano in caso di forfait di Veloso? Speriamo che Miguel ci sia sempre: è il nostro leader e il nostro campione».
LA VAL GARDENA. «Questo è un ritiro strano, il Covid ci sta ancora condizionando. Noi comunque dobbiamo lavorare per farci trovare pronti. Differenze rispetto all’anno scorso? Ora siamo più compatti e più consapevoli della nostra forza».
LA SCORSA STAGIONE. «La scorsa estate tutti ci davano già per spacciati, invece abbiamo concluso il campionato nella parte sinistra della classifica. Alla fine, grazie al lavoro nostro e del mister, è stata una grande stagione. Un voto su di me? Credo di essere andato abbastanza bene, ma di poter dare di più: mi do un 7,5».
COMPAGNI VECCHI E NUOVI. «Çetin al momento è l’unico nuovo e lo stiamo aiutando con le posizioni in campo e con l’italiano: il mister non vuole che gli parliamo in inglese… Verre? Mi manca un po’. Non so come sia la sua situazione, ma credo sia un ottimo giocatore e un importante compagno di squadra».
LA PRIMAVERA. «Appena terminato l’allenamento abbiamo saputo che la Primavera non è riuscita a conquistare la Coppa Italia. Peccato, l’avrebbero meritata. Ci sarà comunque un’altra occasione».