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Volpecina: “Sarebbe anche ora di tornare in Europa, no?”

Il doppio ex di Verona-Napoli, autore dell’ultimo gol “europeo” dell’Hellas, “spinge” i gialloblù verso il sogno

Doppio ex di Verona-Napoli, nonché autore dell’ultimo gol “europeo” dell’Hellas: chi meglio di Giuseppe Volpecina potrebbe presentare la sfida in programma stasera al Bentegodi?

Dev’essere più o meno questo il ragionamento dei colleghi de L’Arena, i quali hanno dunque deciso di raggiungere l’ex attaccante per scambiare con lui due chiacchiere tra passato, presente e possibile futuro: di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

LA PARTITA DI STASERA. «Per battere il Napoli, al Verona serve un’impresa: l’avversario è infatti superiore sul piano qualitativo e, nonostante abbia avuto qualche problema, ha grande potenziale. C’è però da dire che dopo tre mesi di stop può accadere di tutto, inoltre l’Hellas la giocherà senza patemi o problemi di sorta: è il modo ideale per affrontare questo tipo di sfide…».

L’HELLAS. «Il Verona ha imparato a non darsi limiti, giocando un calcio divertente e che porta punti. È una squadra che sa sorprendere anche contro le grandi. Non è una “parentesi” di questo campionato, ha saputo imporsi sulla distanza e prima del lockdown era una delle squadre più in forma. Ora vediamo se riuscirà a confermarsi. La forza di Juric? È nelle idee, ma anche nel suo impatto sulla squadra. Fatti, non parole».

IL SOGNO. «L’Europa sarebbe traguardo straordinario: il Verona è lì, a giocarsela con grandi squadre, e sognare non cosa nulla. La vera impresa comunque è essersi subito staccati dal fondo ed essersi salvati con ampio anticipo. Ricordiamoci che il recente passato è fatto di sofferenza, discese e risalite…».

GLI UOMINI-SIMBOLO. «Quest’anno mi è piaciuto molto Lazovic: ha grandi doti atletiche e per la forza che ha messo nella spinta sulla fascia. Il Verona comunque ha avuto diversi protagonisti: Amrabat per esempio è stato straripante, mentre Rrahmani e Kumbulla hanno offerto prestazioni di altissima qualità».

“L’ULTIMA” NOTTE EUROPEA. «Ricordo bene la partita di ritorno contro il Werder, uno squadrone all’epoca, e la rabbia per l’eliminazione (i tedeschi vinsero 0-1 al Bentegodi, mentre il ritorno finì 1-1, ndr). Purtroppo sbagliammo la partita d’andata, e al ritorno non riuscimmo a ribaltare il risultato. Il mio è tuttora l’ultimo gol in Europa del Verona: forse sarebbe ora di tornarci, no?».

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