L’ex attaccante, oggi collaboratore nelle giovanili del Monza, ha parlato dei suoi due ex allenatori a La Gazzetta dello Sport

Una ripartenza sprint, quasi come se i tre mesi di lockdown non fossero esistiti: questo ha caratterizzato le “gemelle” Atalanta e Verona, subito ripartite con una vittoria convincente a testa.

Il merito di ciò va ovviamente anche agli allenatori, “il maestro” Gasperini e “l’allievo” Juric, due tecnici che mettono l’intensità al primo posto.

Di seguito dunque le sue principali dichiarazioni.

IL SEGRETO. «In totale ho fatto cinque anni con Gasperini e quattro con Ivan Juric, con il quale a dire il vero ho anche giocato assieme. Il loro segreto è legato all’intensità delle loro squadre: entrambi difendono uomo contro uomo, ma nello stesso tempo attaccano sempre, e ovviamente per fare questo tipo di gioco ci vuole un ritmo altissimo».

DURO LAVORO E MENTALITÀ. «Questa intensità ovviamente va costruita in settimana attraverso allenamenti molto duri. Non ho mai faticato così tanto nella mia vita come negli anni in cui sono stato allenato da loro… Normale che si tratti di un lavoro logorante, però i risultati sono a dir poco incredibili. Un altro aspetto da non sottovalutare è la testa: bisogna essere solidi a livello mentale per far parte del loro gruppo, altrimenti non è possibile reggere un impegno così gravoso».

RIPARTENZA SPRINT. «Non sono stupito dalla ripartenza di Verona e Atalanta, anzi, credo che faranno ancora meglio di prima: si sono sempre allenati duramente, mentre altre squadre hanno fatto più fatica. Per Gasperini e Juric è un vantaggio in più».