Il presidente della FIGC è intervenuto con un lungo messaggio sulla piattaforma web dell’osservatorio “Riparte l’Italia“
«Se non si riparte subito il danno al calcio italiano sarà irreparabile: abbiamo già perso 500 milioni di euro. Occorre difendere 100 mila lavoratori, 1,4 milioni di tesserati, 4,7 miliardi di fatturato. Ripartire vuol dire giocare.
Il calcio in Italia rappresenta uno straordinario fattore sociale ed economico, un ineguagliabile generatore di entusiasmo e un elemento di coesione e di sviluppo, un moltiplicatore di passione e uno straordinario volano per l’economia, in grado di affascinare la quotidianità di milioni di italiani molto più di altri settori produttivi del Paese.
La diffusione del contagio da Covid-19 ha stravolto le nostre vite, ha imposto cambiamenti radicali alle nostre abitudini e messo in discussione le relazioni interpersonali, ma non ha spezzato il filo d’amore che lega il calcio all’Italia».
Queste le parole più significative del lunghissimo intervento di Gabriele Gravina pubblicato sulla piattaforma web dell’osservatorio “Riparte l’Italia“.
L’augurio del presidente della FIGC è sempre il medesimo: ripartire per evitare il crollo del calcio italiano. Domani, finalmente, sapremo se verrà accontentato.