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ESC. CH – Luciano Marangon: “Non credo che il campionato si concluderà. E sull’Hellas…”

L’ex terzino gialloblù, fresco vincitore del nostro sondaggio riguardante la TOP 11, si è raccontato ai nostri microfoni

Il sondaggio che l’ha portato ad aggiudicarsi la fascia sinistra della nostra TOP 11 è stato il più incerto ed emozionante tra quelli che vi abbiamo sottoposto finora: stiamo ovviamente parlando di Luciano Marangon, una delle leggende dello Scudetto gialloblù.

Approfittando della chiamata con cui gli abbiamo comunicato l’esito della votazione, abbiamo quindi deciso di scambiare con lui quattro chiacchiere tra passato, presente e futuro: di seguito, dunque, la nostra intervista all’ex difensore gialloblù.

Partiamo dai convenevoli: come va la quarantena?
«Avendo varie attività all’estero, mi sono mosso finché ho potuto, poi quando c’è stato il blocco sono tornato in Italia e mi sono trasferito da mia figlia, dove ho vissuto nell’ultimo mese. Fortunatamente lei vive in mezzo al verde, quindi ho potuto fare le mie passeggiate e le mie corsette a contatto con la natura. Sono stato molto fortunato sotto questo aspetto, anche se mi manca molto viaggiare in giro per il mondo…».

In questi giorni stiamo assistendo a un “tira e molla” sulla ripresa del campionato: cosa ne pensi?
«Sinceramente, per come il Governo ha affrontato la cosa, credo che il campionato non ripartirà: ora cercano di salvare le apparenze permettendo alle squadre di allenarsi, ma penso che dopo aver bloccato un Paese e aver messo in ginocchio grandi industrie e piccole e medie imprese non potrebbero “giustificare” la ripartenza del calcio. Spero almeno che da settembre tutto possa ritornare alla normalità».

Sospendere tutto porterebbe a una grossa crisi per tutto il sistema…
«Eccezion fatta per le quattro o cinque squadre più “potenti” dal punto di vista economico, tutto il movimento si troverebbe in grave difficoltà. Qualcosa potrebbero fare FIFA e FIGC, ma nemmeno loro non hanno risorse a sufficienza…»

In questi giorni sul nostro sito i tifosi hanno votato il miglior terzino sinistro della storia gialloblù…
«E sono arrivato ultimo?! (ride, ndr)»

No, a dire il vero hai battuto De Agostini in una volata incredibile! Come dimostra il nostro sondaggio, sei quindi rimasto nel cuore dei tifosi dell’Hellas: cosa significa per te Verona?
«Innanzitutto ringrazio chi mi ha votato: il Verona ha 117 anni di storia, quindi mi fa piacere sapere di essere stato scelto in un elenco così ricco di grandi giocatori! Detto questo, l’esperienza con l’Hellas rimarrà nel mio cuore a vita: a Verona, aldilà dello storico Scudetto, ho passato tre anni meravigliosi, e lì ho ancora tanti amici che spero di rivedere presto!».

Prima della sosta il Verona stava giocando un gran calcio: due parole a riguardo?
«La squadra quest’anno si è comportata davvero bene: dopo anni ho visto un assetto tattico interessante e intelligente, oltre a un allenatore che è stato in grado di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Ritengo poi che più di una partita sia stata persa immeritatamente, e che quindi la classifica avrebbe potuto essere anche migliore. L’importante è che ora non si commettano gli stessi errori del passato, smantellando la squadra e vendendo tutti i giovani più interessanti. Servirebbe un progetto simile a quello poi culminato nello Scudetto: ogni anno infatti si aggiungevano un paio di elementi in grado di far compiere un salto di qualità alla squadra, arrivando poi al gruppo che riuscì in nell’impresa. Ovviamente non conosco i piani della dirigenza, ma spero che si voglia rimanere nelle zone alte della classifica: credo che i tifosi gialloblù se lo meritino…».

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