Le dichiarazioni dell’ex centrocampista gialloblù sull’emergenza coronavirus e molto altro
Antonio Di Gennaro, ex centrocampista dell’Hellas Verona, ha parlato al Corriere dello Sport:
CORONAVIRUS. “Ci può dare l’opportunità di cambiare, con una burocrazia da snellire. Nelle difficoltà a volte si riparte anche meglio se si hanno le idee”.
RIPARTIRE IL PRIMA POSSIBILE. “Si spera, ma io vedo una psicosi e il pericolo di un blocco psicologico. È diverso dallo stop estivo perché quello è solo fisico mentre qui entra in ballo la testa. Anche i giocatori arrivano da due mesi in casa, e avranno dei mesi da vivere chiusi in isolamento, senza i familiari sarà anomalo. Però anch’io non vedo l’ora di andare a commentare una partita in tv per la Rai. Dovremo essere tutti bravi a prepararci a ripartire, dai bambini a tutti gli altri”.
TORNARE AD ALLENARE. “Ci penso sempre ma a più di 60 anni e dopo 18 anni di televisione è difficile. Però quando aspetto le formazioni prima della telecronaca, il pensiero torna al campo. Io ho allenato gli Allievi Nazionali e poi sono stato il secondo con Terim che fra l’altro ora sta bene e sono contento”.
ALLENATORI TOP. “Klopp. Poi Guardiola è un genio ma nessuno mi piace come Klopp che è un fenomeno anche a livello di motivazione e di comunicazione”.
IMPORTANZA DELL’ALLENATORE. “Conta, ma anche la dirigenza è fondamentale. L’importanza di avere dirigenti quotati è fondamentale. Ci vorrebbe una formazione apposita a Coverciano con corsi per dirigenti quotati che lavorino a 360 gradi. Lo aveva detto Allegri e sono d’accordo”.
IACHINI. “E’ un amico e sta facendo bene il suo lavoro perché non era facile arrivare in quella situazione. Bisogna capire come finirà il campionato con le 12 partite che rimangono. Gli auguro di continuare questa avventura e poi è amato dalla piazza e a Firenze questo è importante. Credo anche che la società abbia già le idee chiare perché le strategie si fanno adesso”.
AMRABAT. “All’Hellas è stato una grande sorpresa, però giocando a due perché Juric faceva il 3-2-1 e lui è un dinamico, recupera palloni, imposta. Tuttavia deve ancora migliorare in fase realizzativa. Lui con Castrovilli? Sono due ottimi elementi, anche se credo che ancora manchi qualcosa per rendere reparto veramente forte. Ci vuole un vero regista di grande qualità alla Pizarro. E credo che lo prenderanno perché la Fiorentina che immagino è ancora più forte”.