Le dichiarazioni del presidente dell’assocalciatori sugli scenari per la ripresa del campionato

Damiano Tommasi, presidente Aic, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport:

“La nostra posizione è chiara: stabilire condizioni per il futuro, in assenza della certezza di ricominciare, è difficile. C’è un tema delicato che riguarda il prolungamento della stagione a luglio. Senza un accordo tra le parti nessuno può prorogare un contratto oltre la sua scadenza. Bisognerà sedersi a tavolino e parlarne”.

TAGLIO STIPENDI. “L’accordo raggiunto chiude qui la stagione, rispetto a ciò che si deve percepire. Se anche si tornerà a giocare a giugno e oltre giugno. Le spettanze rientreranno nel contratto successivo. È una pattuizione di massima, perché ci sono giocatori in scadenza, altri che stanno per rinnovare, altri in partenza sicura, altri ancora in trattativa. Ogni situazione individuale andrà adeguata”.

STOP DI GARE E ALLENAMENTI ANCHE AD APRILE. “La mia posizione è chiara dall’inizio. E mi è costata anche qualche critica all’interno del mio movimento. Credo che siamo arrivati dopo un mese e mezzo a capire che dobbiamo allinearci alle direttive della comunità scientifica e del governo. Le immagini che arrivano dagli ospedali ci dicono che il nostro miglior contributo è quello di stare in casa. Chiedete ai tifosi di Brescia e Bergamo se non sono d’accordo con me”.

IDONEITA’ PREVENTIVA PER TORNARE IN CAMPO. “Alle condizioni indicate da Maurizio Casasco nell’intervista al suo giornale: è necessario certificare l’idoneità fisica e verificare eventuali esiti. La polmonite interstiziale non è una barzelletta. Soprattutto per chi espone il proprio corpo a correre a cento all’ora”.

SCUDETTO. “Si dovrà scegliere la meno peggio. Nessuna decisione accontenterà tutti. Qualche danneggiato ci sarà. Dobbiamo indicare i nomi delle squadre che vanno in Europa, non decretare per forza un vincitore”.