L’attaccante della Sampdoria, risultato positivo al tampone, ora sta bene
La positività al Covid-19 di Manolo Gabbiadini, ora in isolamento fiduciario nella sua casa genovese, è nota da ieri pomeriggio: l’attaccante della Samp aveva accusato i primi sintomi di un malessere dopo la partita di domenica col Verona. E proprio per questo, a scopo cautelativo, non si è presentato al “Mugnaini” alla ripresa di martedì né il giorno dopo. A causa della sua febbre (37,5°), lo staff medico guidato dal dottor Baldari ha preso in mano la situazione: Gabbiadini è stato sottoposto a un tampone, che ha dato esito positivo ieri, quando Manolo era già sfebbrato: «Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto – ha scritto sui social -. Ci tengo a dirvi che sto bene, non preoccupatevi. Seguite tutti le norme e tutto si risolverà», riporta La Gazzetta dello Sport in edicola stamani.
Gabbiadini, la moglie e i due figli sono in ottime condizioni. Ranieri e lo staff tecnico, i compagni e i dirigenti più a stretto contatto del giocatore, sono da ieri in sorveglianza attiva nelle rispettive abitazioni per i prossimi quattordici giorni. Dunque niente allenamenti per la Samp e nemmeno per il Verona, ultima avversaria, ugualmente in quarantena. Nel frattempo, lo staff medico blucerchiato monitorerà la situazione per verificare eventuali altre positività. Fra i tanti messaggi di incoraggiamento a Manolo (e pure a Rugani), è bello ricordare quello del Genoa, che con un tweet ha espresso la sua vicinanza «a tutti coloro che affrontano il virus».