Le dichiarazioni del doppio ex centravanti in vista dello scontro salvezza di domenica a Ferrara
Mauro Gibellini, doppio ex di SPAL ed Hellas Verona, ha parlato a L’Arena in vista della partita di domenica al Mazza:
RICORDI.“Ma quell’anno dovevo restare al Verona. Le mie partite o spezzoni le avrei giocate. Andai al Bologna e forse sbaglia. A Ferrara da giovane giocavo all’ala, poi mi misero a fare il centravanti”.
GOL. “Ne ho fatti tanti e tredici pure a Verona. Poi il gol all’Avellino e quel Verona che andò in Europa. Potevo starci anch’io”.
SPAL. “La SPAL è stata la mia vita. Un bel gruppo al quale è mancata solo la promozione in serie A. E a proposito di match fra gialloblù e spallini. Arrivo al Bentegodi. Le due squadre sono salve, mentre io sono in lotta per vincere il titolo di cannoniere. Il diesse Biagio mi dice: “Gibo stai in panchina oggi. Ti abbiamo già venduto al Genoa in A. Io volli giocare a tutti i costi. Ero in lotta con Carmine Gentile, stopper dell’Hellas, sono scivolato sulla linea e il ginocchio ha fatto crack: crociati e menisco. Ciao Genoa e serie A, meno male che dopo tredici mesi è arrivata l’Hellas”.
SPAL-VERONA. “Il Verona ha due risultati su tre, però deve andare al Mazza con le idee chiare. La SPAL ha vinto a Torino ma senza dubbio ha ancora dei problemi. La vendita di Lazzari e la perdita per infortunio di Fares, hanno condizionato molto il rendimento della squadra. Loro erano due portatori d’acqua eccezionali. Oltre all’aspetto fisico, sono due giocatori di qualità. In più si è infortunato anche D’Alessandro. La SPAL non ha un gioco ben delineato come il Verona di Juric. Vive da sempre di fiammate e delle qualità dei suoi giocatori”.
MERCATO. “Questa appendice di gennaio per me è sempre stata fasulla. Si cambia poco. Le squadre vanno costruite in estate. Ho letto proprio su L’Arena che il Verona cercherebbe un centrale, un esterno e un trequartista. Molto giusto. È chiaro che cercherà di arrivare ad una punta ma i prezzi sono proibitivi. Che senso ha spendere cinque o sei milioni per un attaccante che non ti cambia nulla? Fanno bene a rinforzare la squadra, poi mi pare che gli attaccanti si siano sbloccati. Con la classifica del Verona se tra Pazzini, Stepinski e Di Carmine segnano ancora complessivamente una decina di reti, la salvezza è cosa fatta. Per me è meglio spendere dei soldi per un giovane o uno straniero da far maturare in questi mesi con spezzoni di gara per averlo pronto nella prossima stagione”.
L’HELLAS DI JURIC. “È una squadra ben costruita con un gioco preciso. Grande agonismo e giocatori che si aiutano. davanti è un po’ fragile ma ultimamente ha risolto un po’ di problemi e poi diciamo la verità, in giro non vedo grandi attaccanti. Parlo chiaramente delle rivali del Verona. Se i gialloblù vinceranno ancora quattro o cinque gare da qui alla fine con qualche pareggio, non avranno problemi a salvarsi”.