Il direttore operativo gialloblù ai microfoni di Sky ha espresso il proprio pensiero sulle principali conseguenze del “caso Balotelli”

Dopo Juric e Setti (che, ricordiamo, hanno commentato “a caldo”), è toccato a Francesco Barresi dire la sua sul “caso Balotelli”: più nello specifico, il direttore operativo del Verona ha parlato di quelle che potremmo definire le principali conseguenze di quanto accaduto domenica e di tutto ciò che vi ha gravitato incontro, ossia il dieci anni di “sospensione” per Luca Castellini e la chiusura per una giornata delle Poltrone Est.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate a Sky (e riportate sul sito ufficiale dell’Hellas) dal dirigente gialloblù.

CASTELLINI. «Il provvedimento nei confronti di Luca Castellini è stata una decisione presa dopo un’attenta riflessione nella giornata di lunedì. Non abbiamo mai tollerato e mai tollereremo comportamenti di questo tipo, combattendo qualsiasi forma di discriminazione. Abbiamo proceduto a emettere questo provvedimento perché il soggetto in questione si è dimostrato estraneo a quelli che sono i principi e i valori che il Club pretende da qualsiasi sportivo e appassionato che possa far parte del nostro mondo e, quindi, venire allo stadio».

LA CHIUSURA DELLE POLTRONE EST. «La decisione presa dal Giudice Sportivo ci è appena stato comunicato: valuteremo gli atti e poi decideremo come muoverci. Devo però dire sin d’ora che il provvedimento ci lascia perplessi e anche stupiti, giacché lo riteniamo molto duro, specie se si arrivasse all’individuazione di quei pochi soggetti, come specificato dal Giudice Sportivo, nel contesto di un settore in cui c’erano 3150 tifosi. Vogliamo vederci chiaro, perché riteniamo che non sia corretto punire un intero settore per pochi individui, che stiamo cercando di individuare per tutelare le tantissime persone e le famiglie che tifano in modo sano l’Hellas Verona da molti anni».