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GdS, Chiampan: “Che sfide contro il Milan di Berlusconi!”

Il patron dello Scudetto ricorda molto bene gli innumerevoli sgambetti fatti all’allora neo-presidente rossonero

Verona-Milan non è una sfida come tutte le altre: tanti sono infatti i passi falsi dei meneghini contro la compagine scaligera, molti dei quali avvenuti negli anni in cui le due squadre erano in mano rispettivamente a un Ferdinando Chiampan ormai ai suoi ultimi anni da patron e al “primo” Silvio Berlusconi, il quale al contrario aveva da poco acquistato la società rossonera.

I due, avversari in campo sportivo ma molto legati dal mondo degli affari, hanno infatti assistito a un gran numero di sfide, tra cui spicca quella che potremmo ricordare come “la seconda Fatal Verona” (1990): ed è proprio per parlare di questi innumerevoli incroci (ma non solo…) che i colleghi de La Gazzetta dello Sport hanno raggiunto lo storico “numero 1” dello Scudetto gialloblù.

Dalla rapporto con il Cavaliere alla sfida di domenica, passando per gli sgambetti fatti al Milan e un calcio che non c’è più, ecco di seguito le principali dichiarazioni rilasciate da Chiampan ai colleghi della Rosea.

LE SFIDE CON BERLUSCONI. «Il debutto di Berlusconi da patron del Milan fu proprio contro il Verona: terminò 1-1. Ricordo comunque molte sfide, tra cui quella del 1990: fu la mia ultima da presidente al Bentegodi. Loro si giocavano il campionato, noi la salvezza: vincemmo e loro persero lo scudetto, ma noi la settimana successiva retrocedemmo comunque. Come Silvio prendeva le sconfitte? Certamente non era contento, ma essendo uomo di sport accettava il verdetto del campo».

I TEMPI CHE FURONO. «Il Milan di quei tempi era una squadra eccezionale, aveva campioni del calibro di Van Basten e Gullit, ma noi, grazie anche a un allenatore straordinario come Osvaldo Bagnoli, riuscivamo a contenerli. Erano belle sfide, tutto il contrario di oggi: ormai contano solo i soldi, e tra le “grandi” e le “medio-piccole” c’è un vero e proprio abisso…».

IL VERONA DI OGGI. «Setti è molto oculato nelle spese, e fa bene, perché bisogna sempre muoversi a seconda delle proprie effettive possibilità. L’ho imparato a mie spese quando il presidente ero io…».

IL MATCH DI DOMENICA. «Fermare il Milan? Bisogna sempre provarci, anche perché mi sembra che il Verona sia partito bene. Anche se dall’altra parte non c’è più Berlusconi, speriamo che la storia si ripeta: al Verona tengo sempre»

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Andrea
Andrea
4 anni fa

Ma il presidente dello scudetto non era forse Celestino Guidotti, o sono io che sto invecchiando?

Un Buteloto
Un Buteloto
4 anni fa
Reply to  Andrea

Il presidente sì, ma il patron (quel che ghe metea i schei) era Chiampan

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