Il classe ’94, dopo aver girato in lungo e in largo, proverà con le sue indiscutibili doti a consacrarsi all’Hellas
La trattativa si è prolungata più del previsto, ma alla fine Ivan Juric è riuscito a ottenere Valerio Verre: il centrocampista, dopo essere stato ufficializzato nella mattinata di ieri, poche ore dopo era già ad allenarsi a Peschiera.
Ma chi è il nuovo acquisto dell’Hellas? Andiamo a scoprire qualcosa in più su di lui.
TALENTO. Le doti nel nuovo fantasista sono indiscutibili, e l’anno scorso a Perugia hanno avuto modo di apprezzarle: piedi educati (è sostanzialmente ambidestro), grande visione di gioco, sa interpretare ottimamente entrambe le fasi di gioco e può essere schierato a centrocampo, sulla trequarti o anche da falso nueve, segna e fa segnare, inoltre è pure dotato di un buon tiro dalla distanza. L’unica cosa a frenarlo negli anni passati in giro per l’Italia sono stati alcuni problemini fisici, i quali tuttavia sembrano ormai definitivamente alle spalle.
DUTTILITÀ. Come già detto Verre è un centrocampista, ma nell’ultimo anno a Perugia Nesta l’ha spostato a ridosso delle punte, dove il ragazzo si è espresso a livelli altissimi, regalando 12 gol e 6 assist. Durante quest’estate Di Francesco l’ha anche provato centravanti atipico, rimanendo positivamente impressionato, tanto da pensare a lungo di trattenerlo alla Sampdoria. Guardando lo schieramento di Juric, è comunque alquanto probabile che alla fine il ruolo del classe ’94 sarà quello di collante tra la mediana e l’attacco, posizione in cui potrà sfoggiare tutto il proprio estro.
CONSACRAZIONE. Dopo tanti anni di gavetta in Serie B (e qualche scampolo di A), per il gioiello scuola Roma è quindi finalmente giunto il momento di potersi confrontare da protagonista con il più importante campionato italiano: su di lui il tecnico croato punta molto, ed è alquanto probabile che verrà spesso impiegato da titolare. Insomma, l’Hellas gli ha probabilmente concesso l’occasione della vita, ora starà a lui sfruttarla: certo è che tutto sembrerebbe più facile con un grande attaccante davanti a lui (sapete a chi ci riferiamo), ma questa, signori, è un’altra storia…
Questo è forte