Il tecnico gialloblù ricorda molto bene quanto successo agli inizi di maggio, ma sa anche di avere tra le mani una squadra rigenerata a livello mentale
È un Aglietti che non dimentica quanto successo lo scorso 4 maggio, quando il suo “primo” Hellas uscì con le ossa rotte dal Tombolato con un secco 3-0 sul groppone.
Da allora, però, sono cambiate molte cose, e quindi quella che domani si presenterà al Cittadella sarà praticamente un’altra squadra, anche se ciò non vuol dire che espugnare il fortino granata sarà facile.
Queste infatti le principali dichiarazioni del tecnico gialloblù a poco più di 24 ore dalla finale d’andata dei play-off in casa della formazione patavina:
IL DOPPIO CONFRONTO. «Siamo alla vigilia di una finale che ci siamo conquistati meritatamente. Ora l’obiettivo si avvicina e le pressioni aumentano: ci mancano ancora due gare contro una squadra che ha compiuto due imprese contro Spezia e Benevento, quindi non dobbiamo dare nulla per scontato. Ora non contano il blasone, il doppio risultato o la seconda partita in casa: serviranno due grandi prestazioni per dimostrare sul campo di essere più forti del Cittadella, anche se per il momento siamo concentrati solo sulla partita di domani. Non voglio infatti fare calcoli, perché spesso non tornano, e questi spareggi ce l’hanno dimostrato più volte».
IL 3-0 DEL 4 MAGGIO. «Ci ricordiamo benissimo quella partita: noi avevamo la testa pesante, mentre loro si giocavano il tutto per tutto e ci furono superiori sotto ogni aspetto. Adesso abbiamo un’altra mentalità, ma anche un modo di giocare leggermente diverso e ci sentiamo più forti e più fiduciosi. Occhio però, perché ciò non significa che sarà facile».
ENTUSIASMO RITROVATO. «Ringraziamo i tifosi ingraziamo per il calore che ci stanno dando in questo momento, ci aiuterà a dare il 110%. Ciò che ci stanno dando ora l’ho già avuto quando ero calciatore ed è eccezionale».
I RECUPERI. «Zaccagni sta recuperando prima del previsto, ma non so ancora se domani potrà avere del minutaggio. Devo parlare con il medico e con il regazzo per decidere se rischiarlo già domani o aspettare la gara di ritorno. Intanto però abbiamo recuperato Di Gaudio, che è un’altra importante freccia al nostro arco e un elemento che ha l’esperienza giusta per darci una mano in questo genere di partite».