L’ex attaccante gialloblù, oltre ad analizzare la partita odierna, ha raccontato anche quale sia uno dei suoi più grandi desideri

Davide Luppi è uno di quelli “che sa come si fa”: nell’ultima vittoria contro il Foggia (risalente all’agosto 2016 e terminata 2-1 in favore dell’Hellas) fu infatti lui a dare il via alla rimonta poi completata da Ganz.

Ecco quindi il motivo per cui i colleghi de L’Arena hanno deciso di raggiungerlo proprio in occasione del decisivo match di campionato contro i Satanelli, la partita che determinerà le sorti del campionato gialloblù.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate al quotidiano scaligero dall’attuale attaccante della Viterbese.

LA PARTITA. «Il Foggia dovrà giocare la partita della vita, perché è la squadra che più ha da perdere: un conto è non arrivare ai play-off, un altro è retrocedere. Il Verona dovrà sfruttare il maggior tasso tecnico e soprattutto usare la testa: a volte si può anche vincere di rimessa, aspettando l’avversario. Ogni palla si mescolerà alla bolgia del Bentegodi, saranno 90 minuti lunghissimi in cui il fattore mentale sarà determinante».

PASSATO E PRESENTE. «Questo Verona è più completo del mio: noi avevamo molte scommesse, mentre questa è una rosa di altissimo profilo per la Serie B. Sinceramente a inizio stagione pensavo che l’Hellas sarebbe stato promosso direttamente, senza passare dai play-off».

GLI SPAREGGI. «La stagione ha tracciato una linea guida, definendo alcuni rapporti di forza, ma è anche vero che ai play-off conta molto come ci si arriva. Per esempio il fatto di essere partiti per vincere il campionato e ritrovarsi ora a disputare gli spareggi potrebbe influire negativamente sulla squadra…».

IL FUTURO DI LUPPI. «Per adesso mi godo la Coppa Italia (vinta contro il Monza di Fossati, ndr). Ho firmato un contratto fino a giugno, poi si vedrà. Un giorno comunque mi piacerebbe tornare a Verona, per tutto quello che ho avuto e lasciato lì. Ma questo non è un segreto…».