
Il classe 1993 campione del Sud America con il River ha parlato della sua esperienza poco fortunata nel calcio del vecchio continente
Bruno Zuculini, centrocampista del River Plate ed ex Hellas Verona, ha parlato al portale argentino La Nacion. Queste alcune sue dichiarazioni:
LA CHIAMATA DEL RIVER PLATE. “Non me l’aspettavo. Ero all’Hellas Verona, con mio fratello ed è stata un’esperienza unica. Abbiamo lottato per non retrocedere, ma ci andava bene a entrambi. Mi hanno chiamato mentre eravamo in ritiro e mi hanno detto che Gallardo voleva parlarmi. Non sapevo cosa dirgli. È stato un bel momento e la decisione è stata un successo”.
EUROPA. “Non ero all’altezza. Non ero preparato mentalmente a giocare in Europa. La colpa era mia. Sono il mio primo critico e so che non si è vista la mia versione migliore. Ma, se lo guardo da un altro lato, è stato positivo. Non mi era mai successo di non giocare o di non essere convocato e ciò mi ha fatto crescere. Ho sbagliato, ho avuto degli infortuni ed era una mia responsabilità, ma è stato quando sono cresciuto e ho imparato di più. Non ero preparato. Ero molto giovane, avevo 20 anni, pensavo di aver fatto qualcosa qui e invece non avevo fatto nulla. Mi sono rilassato, non mi sono allenato al 100%, credevo che vivere in Europa potesse bastare. E ho sbagliato, è per questo che non è andata come speravo. Ho cercato di guardare il lato positivo nelle esperienze negative e adesso lo apprezzo: è come se fosse un vantaggio per me”.
