Troppo distanti le parti per trovare un accordo sulla riforma dei campionati e così si torna all’antico, almeno fino al 2020. Delusione in Lega Pro
La Serie B si prepara a fare marcia indietro (per l’ennesima volta) e l’anno prossimo tornerà a 22 squadre. È questo quello che è emerso dal Consiglio Federale che si è tenuto ieri e che ha sottolineato come tra le varie componenti ci sia una profonda spaccatura che porterà, a partire dalla prossima estate al ritorno al format allargato, in attesa della rivoluzione auspicata da Gabiele Gravina e il passaggio a un torneo cadetto più bello solo 20 formazioni.
“Quando non c’è consenso, valgono le regole scritte e quelle attuali sono chiare. Ad oggi il format della Serie B è a 22 squadre e se non interverrà una modifica il prossimo anno resterà tale – ha detto il presidente della Figc a La Gazzetta dello Sport -. C’è stato un confronto acceso su posizioni differenti riguardo il format“. Francesco Ghirelli della Lega Pro ha proposto una promozione in più dalla C per arrivare a 20; il consigliere della Lega di A e proprietario della Salernitana, Claudio Lotito, ha controproposto una riduzione a 18 squadre, il presidente della B, Mauro Balata, ha preso tempo. Insomma, le posizioni sono agli antipodi.
Cosa accadrà ora lo spiega Ghirelli: “La Serie B resta a 22 squadre, noi resteremo con quattro promozioni e otto retrocessioni. Il 31 gennaio si riunirà il Consiglio federale per definire i criteri dei ripescaggi per completare gli organici e si dovranno approvare criteri in linea con la riforma, capaci di chiudere quella pagina inaccettabile di agosto per la C“.