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ESCLUSIVA – Maniero: “Il mio Verona fu sfigato. Quello attuale può andare in Serie A”

filippo maniero

Il doppio ex della sfida di domenica prossima si racconta in esclusiva a CalcioHellas. Tra il suo passato ed il presente delle due squadre

Pippo Maniero, nato a Legnaro, in provincia di Padova l’11 settembre del 1972. Una località che avrebbe potuto diventare ancor più famosa se, il bravo Filippo, avesse avuto più continuità di rendimento e cattiveria sotto porta. Questo diceva Gigi Cagni, un allenatore che all’epoca andava per la maggiore quanto un Di Francesco oggi. Già ma quale epoca? Quella della serie A dei Mazzi e dei Ferretto.

Un Verona che grazie alla punta della Samp e a Corini, forse ancor più forte da giovane di un certo Pirlo, avrebbe dovuto garantirsi una salvezza tranquilla. “Fu un anno sfigato” racconta Maniero, “subito gravi infortuni, come quello di Corini che lo tolse di mezzo per tutta la stagione. Anch’io ebbi i miei problemi”. Eppure Pippo Maniero mise insieme 33 presenze e 12 reti. La doppietta di Torino contro la Juve fu famosa. “Si ma non bastarono” ricorda l’attaccante dai gol impossibili.

Magari sbagliavo quelli facili e ne facevo di belli. Però ho sempre segnato”. Impossibile dargli torto. A Venezia ne fece 54 di gol. “Sono state quattro stagioni straordinarie, tre di A e una fra i cadetti” rammenta l’ex attaccante, ”proprio quest’ultima è stata super perché siamo riusciti a ottenere la promozione al primo anno. Per me è stata un’esperienza fantastica, ho fatto circa sessanta gol in quattro anni, compresa la Coppa Italia. Gli unici ricordi negativi sono sicuramente le due retrocessioni dalla Serie A alla B”.

Va a ruota libera Maniero che uscì dalle giovanili del Padova. Quella era una fabbrica di talenti. Di Livio e Del Piero su tutti e prima ancora Seno. L’esordio in Serie A arriva con i colori della Dea Atalanta, diciotto anni compiuti da due mesi, contro il Milan. Dall’altra parte c’era Marco Van Basten, il suo idolo. “Un campione vero, in tutti i sensi”. Domenica ecco Venezia-Verona. Che partita sarà? “Difficile dirlo. L’Hellas arriva da due sconfitte ma ha una grande squadra mentre il Venezia deve ritrovarsi ed ha appena cambiato il tecnico. Davvero non saprei su chi scommettere. Una cosa è certa. D’accordo i gialloblù sono più tecnici ma la Serie B è lunga e per me tutte e due potrebbero davvero centrare la serie A. Sarebbe bellissimo per il calcio veneto”.

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