Dure parole del patron dei rossoverdi, che ha definito la Serie B a 19 squadre una “puttanata”
Stasera prenderà il via la Serie B 2018/2019, ma c’è chi la formula a 19 squadre proprio non riesce a digerirla.
Parliamo del proprietario della Ternana, Stefano Bandecchi, che nel suo intervento a Radio Cusano Campus ha espresso senza mezzi termini come secondo lui le ultime decisioni di Lega e FIGC siano… rivedibili.
UNA SCELTA INSENSATA – «Penso che in questo momento ci sia uno scontro tra regolarità e irregolarità, con la Serie C che ha giustamente deciso di attendere le sentenze prima di cominciare, mentre la Serie B parte invece con 19 squadre. Le norme sono state stravolge nel giro di 20 minuti, e questo non ha senso, soprattutto alla luce di una legge firmata da un solo soggetto. Così si crea un danno a tutti per favorire poche società che si spartiranno qualche spicciolo. Chiunque sia nel mondo del calcio sa che questa decisione è una “puttanata” colossale».
BALATA, L’ECONOMIA E LA “SCOMMESSA” – «Se non erro il Presidente della Lega B è un avvocato. Con tutto il rispetto, credo che dovrebbe a tornare a occuparsi di giustizia, perché in economia lo vedo un po’ carente: questo calcolo imprenditoriale è sbagliato, per non dire totalmente ridicolo. Non voglio farlo, ma sono pronto a scommettere che con questo metodo nei prossimi due anni falliranno molte più squadre di Serie B e C».
LE DUE BATTAGLIE – «La Ternana ha due battaglie in corso in quanto abbiamo subito due torti: il primo è il cambio delle regole da parte dei giudici che hanno deciso per una Serie B a 19 squadre, il secondo è quello riguardante le norme legate al ripescaggio, che ora non tutelano più le società virtuose come noi e la Pro Vercelli, favorendo invece Novara e Catania. Gli obiettivi da raggiungere sono quindi riportare la Serie B a 22 squadre e farci ripescare in quanto società estranea a illeciti amministrativi e sportivi. Confido nella giustizia e nel fatto che il CONI sia sulla strada giusta, quindi mi aspetto di vincere queste due battaglie. E Balata non si preoccupi: la Ternana, finché sarà mia, non fallirà mai!».