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ESCLUSIVA CH – Almici: “Darò tutto me stesso per questa maglia”

Il terzino destro, arrivato in prestito con obbligo di riscatto dall’Atalanta, ha parlato con noi dal ritiro di Primiero

25 anni, vivaio dell’Atalanta e quasi 200 presenze in Serie B: questo è Alberto Almici, il primo vero “colpo” della difesa gialloblù in questa (ancora lunghissima) estate di calciomercato.

Volendo presentarvelo al meglio, lo abbiamo quindi raggiunto a Primiero, dove ci ha parlato dei suoi primi giorni in gialloblù, del rapporto con i nuovi compagni e col mister, ma anche della prossima stagione, in cui tutti i giocatori saranno chiamati al difficile compito di riavvicinare una tifoseria mai così distante dalla squadra.

Ecco quindi le sue parole.

Sei uno dei primi acquisti del nuovo Hellas: com’è stato arrivare qui per te? Come si è svolta la trattativa?
«Essere a Verona per me è molto importante, lo reputo un punto di partenza, non di arrivo. Già due anni fa c’era la possibilità di approdare qui ma alla fine non si è concretizzata. Per quanto riguarda la trattativa sinceramente non ne so nulla: io ho sempre voluto venire all’Hellas, e quando al mio matrimonio il mio agente si è presentato con il contratto da firmare ero semplicemente entusiasta. Ora sono contento e orgoglioso di essere qui, lavorerò duro per meritare questa maglia».

Parlando di te, che tipo di giocatore sei?
«Sono un terzino a cui piace attaccare, ma la Serie B è un campionato in cui è importantissimo non subire goal e quindi negli ultimi anni ho lavorato con buoni risultati sulla fase difensiva. Mi reputo un buon giocatore, ma soprattutto uno che in campo suda e dà tutto per la maglia che indossa. Ora comunque so che devo darmi molto da fare per recuperare al meglio dall’infortunio (distorsione al ginocchio, ndr) che mi ha tenuto fuori per cinque mesi».

Tu sei un veterano della categoria cadetta, come pensi sarà la prossima stagione?
«La Serie B è un campionato veramente imprevedibile, qualunque squadra può vincere o perdere con chiunque. Noi abbiamo iniziato presto per avere più tempo per poterci conoscere meglio: credo che il gruppo sia fondamentale per poter lavorare bene e per mettere in campo quanto il mister ci chiede di fare durante gli allenamenti. Contiamo di farci trovare pronti alla prima di campionato: sarà una stagione lunga, tutti dovremo dare il nostro contributo».

A proposito di gruppo e allenatore: come ti sono sembrati i tuoi nuovi compagni e mister Grosso?
«I giocatori che hanno scelto di rimanere qui sono quelli che probabilmente hanno deciso di sposare la causa del Verona e che sono consapevoli che questo sarà un anno in cui dovremo responsabilizzarci per riuscire a ricompattare l’ambiente. Ho trovato ragazzi simpatici con cui si lavora bene, ora l’importante sarà trovare la giusta alchimia e creare un gruppo coeso e compatto, fondamentale sia quando le cose vanno bene che quando vanno male. Il mister mi ha fatto un’ottima impressione, ha una bella idea di calcio che sta cercando di trasmetterci e che noi cercheremo di recepire e di mettere in pratica. Sapere che il proprio allenatore è stato campione del mondo con la Nazionale è emozionante: siamo molto contenti di lavorare con lui e vogliamo toglierci delle soddisfazioni».

Due parole su Pazzini?
«Io lo conosco di persona solamente da una settimana, e mi sembra un ragazzo molto in gamba e disponibile ad aiutare i compagni. Per quanto riguarda il campo, credo che non abbia bisogno di presentazioni: la sua carriera e i suoi goal parlano per lui. Ci darà sicuramente una grossa mano».

Vuoi chiudere con un messaggio ai tifosi?
«Non credo ci siano messaggi da lanciare, l’unica cosa che mi sento di dire è che ognuno di noi deve sentirsi onorato di rappresentare questa città e questa tifoseria. Mi auguro che quest’anno, giocando e sudando per questa maglia, riusciremo a toglierci delle soddisfazioni e a riavvicinare i tifosi allo stadio in questo momento difficile. Da parte mia posso garantire che darò tutto me stesso per renderli orgogliosi».

 

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