Riemerge la tegola per le plusvalenze fittizie di Cesena e Chievo, ora deferite dalla Procura Federale
Il caso emerso a febbraio per le plusvalenze fittizie con l’obbiettivo di modificare i bilanci da parte di Chievo Verona e Cesena è ritornato a galla. Sul sito della FIGC è stato infatti riportato un comunicato per il deferimento dei due club dalla Procura Federale.
Questo è il comunicato ufficiale:
“Procura Federale: deferite Chievo Verona e Cesena per plusvalenze fittizie
Il Procuratore Federale e il Procuratore Federale Aggiunto hanno deferito al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare Luca Campedelli e Giorgio Lugaresi, rispettivamente presidenti del Consiglio di Amministrazione di Chievo Verona e Cesena, per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato delle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
In merito alla vicenda, il Procuratore ha deferito altri 18 dirigenti di Chievo Verona e Cesena e le due società a titolo di responsabilità diretta e oggettiva.
Per consultare il testo integrale del deferimento clicca qui“.
In merito alla vicenda, il Procuratore ha deferito altri 18 dirigenti di Chievo Verona e Cesena e le due società a titolo di responsabilità diretta e oggettiva.
Per consultare il testo integrale del deferimento clicca qui“.
Come riporta L’Arena, in caso queste accuse venissero confermano ci sarà il rischio di multe o penalizzazioni ad entrambe le società.