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Lombardi (Pianeta Strega): “Cissé a Benevento ha fatto bene. Non aspettatevi da lui valanghe di gol, ma a volte vi stupirà”

L’operazione dell’Hellas Verona per sbloccare il barese Grosso ha portato diffidenza sul nuovo nome d’attacco, la vecchia conoscenza Cissé. Abbiamo chiesto aiuto a Pianeta Strega per conoscere il nuovo calciatore gialloblù.

Il ritorno di Karamoko Cissé ha diviso l’opinione scaligera. L’attaccante arrivato dal Bari ritrova l’allenatore Fabio Grosso, nemmeno lui, seppur all’inizio, esente da critiche. Il colpo di mercato a incastro, che ha permesso di sbloccare l’uomo in panchina, può rivelarsi un’arma a doppio taglio nella lotta alla salvezza. Per questo abbiamo parlato con Tommaso Lombardi, collega di Pianeta Strega che ha conosciuto molto bene Cissé durante il suo biennio a Benevento.

Cissè giocò a Verona nella stagione 2007/’08, ma non lasciò nessun segno se non un calcio di rigore trasformato contro il Lecco: a Benevento ben altri ricordi…

“Decisamente: qui ha trascorso due anni con due promozioni consecutive, ed è stato tra i protagonisti del doppio salto dalla C alla A. In particolare il primo anno, dopo un inizio difficile, fu determinante nel girone di ritorno segnando gol pesanti; in B invece, pur non partendo titolare e dopo un periodo di adattamento, si ritagliò un ruolo importante negli schemi di Baroni anche grazie alla sua duttilità tattica e capacità di ricoprire più ruoli in attacco”. 

Studiando i suoi score è inevitabile pensare a un attaccante che segna poco: è effettivamente così e perché?

“E’ così, non è un bomber da doppia cifra: un po’ perché non ha il “killer instinct” e non è freddo sotto porta, un po’ per le sue caratteristiche di gioco che lo portano spesso a defilarsi sull’esterno e a giocare lontano dall’area di rigore in alcuni momenti delle partite”.

È una classica punta o può agire anche in altre zone del campo?

“Come detto, non è il classico centravanti d’area, nonostante la sua stazza potente possa far pensare il contrario: preferisce allargarsi e agire in particolare sulla sinistra, dove può scatenare meglio la sua notevole progressione”.

Alla promozione del Benevento in Serie A non venne però valutato al livello della massima categoria…

“No, fu impiegato per due spezzoni nelle prime due gare di campionato e poi ceduto al Bari l’ultimo giorno di mercato. Scelta giusta, in A avrebbe giocato pochissimo e fatto molta fatica, andando a Bari ha avuto modo di disputare un’altra stagione importante in cadetteria”.

Nella stagione 2016/’17 segna 4 gol, uno proprio al Bentegodi, bellissimo e dimostrazione totale del suo potere fisico. Quest’anno una rete simile arriverà magari a parti inverse.

“Ovviamente spero di no! In quella partita fu devastante, ricordo che gli fu annullato anche un altro gol molto bello, ma in generale forse è stata la sua prestazione migliore in assoluto con la maglia del Benevento”.

Pare sia stato fortemente voluto da Fabio Grosso, che vede in lui una carta d’attacco affidabile; era così anche per Baroni? Come è cresciuto il giocatore in giallorosso?

“Sicuramente Grosso a Bari lo ha apprezzato e utilizzato fin da subito, e se lo ha voluto a Verona un motivo ci sarà. Con Baroni fu diverso, credo che inizialmente ci fosse un po’ di diffidenza nei suoi confronti e forse veniva considerato non idoneo alla B: col tempo il giocatore è cresciuto ed è diventato un’importante risorsa tattica, giocando molto e con buoni risultati sia come esterno alto a sinistra, sia come centravanti quando mancava Ceravolo”.

Ci si poteva aspettare di meglio da lui a Bari?

“Non ho seguito chiaramente tutto il campionato del Bari, ma mi sembra che abbia disputato una buona stagione, in linea con quella precedente qui a Benevento”.

Cosa ci si potrà aspettare da lui a Verona?

“A 30 anni è nel pieno della maturità e ormai conosce bene la categoria: inserito in un contesto importante può dire la sua. Non aspettatevi da lui valanghe di reti, anche se a volte vi stupirà con gol molto belli, magari con sassate dalla distanza o dopo progressioni palla al piede…”

Chiudiamo parlando della prossima Serie B: chi farà meglio tra Hellas e Benevento? Entrambe riusciranno a lottare per l’immediata promozione?

“Non conosco i programmi del Verona se non questi primi movimenti di mercato, ma immagino che come sempre allestirà una squadra che punterà a tornare subito in Serie A, per la sua piazza e il blasone è quasi un atto dovuto. In quanto al Benevento, il presidente Vigorito sta tenendo un profilo basso dicendo che l’immediata risalita in A non deve diventare un assillo o un obbligo: è giusto, per non creare troppe aspettative dopo un annata comunque molto difficile che ha lasciato il segno, ma conoscendolo sappiamo che è un uomo ambizioso e che la squadra che verrà costruita sarà comunque importante. Mi aspetto quindi di vedere sia il Verona sia il Benevento ai vertici della B, con i gialloblu però favoriti nella corsa alla promozione”.

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5 anni fa

Giocatore da squadra di metà classifica di serie B e nulla di più.

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5 anni fa

Ma va????

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5 anni fa

Tranqui ghe pensa matos a far gol … ???

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