Il fantasista dell’Hellas Verona entra a partita in corsa ma non riesce a cambiare la gara. El Tricolor ora vede gli ottavi, ma mancano ancora 90′.
Il Messico sente il profumo degli ottavi, anche se nulla è stato ancora fatto. La Corea del Sud ha invece perso quasi tutte le speranze. In realtà quest’andamento di sole vittorie terrebbe ancora in gioco tutte e quattro, per questo sarà essenziale capire cosa accadrà questa sera fra Germania e Svezia.
A zero punti la Corea si riconferma squadra impreparata per affrontare un Mondiale, anche per le sciocchezze alle volte commesse dai propri giocatori: al 24′ è infatti Jang a decretare il calcio di rigore in favore dei messicani con una mano larghissima. Dal dischetto si presenta Carlos Vela, che spiazza il portiere aprendo il piattone. Prima del vantaggio la partita aveva visto un Messico molto veloce in verticale, come accaduto contro la Germania, più pericoloso ma con di fronte avversari che in velocità offensiva non scherzano specie se in contropiede. Non abbastanza, però, per preoccupare El Tricolor durante il primo tempo.
Nel secondo tempo si acuisce l’indole fallosa coreana, quasi un’applicazione metodica tesa a spezzare il gioco. Il raddoppio arriva dopo poco più di venti minuti, con la grande azione per vie centrali che, velocemente, invita a nozze il Chicharito Hernandez in area di rigore: sterzata a rientrare e Jo battuto. L’allenatore coreano Shin manda in campo il jolly che possa cambiare la partita, ma così non sarà mai. Neanche uno squillo dai piedi del giocatore dell’Hellas Verona Seung Woo Lee, autore solo di un brutto fallo a centrocampo con cui si guadagna di entrare nel tabellino… degli ammoniti. Così la più grande occasione per la Corea è quella causata da Rafa Marquez una manciata di minuti dopo essere entrato in campo. L’ex giocatore del Verona, schierato da Osorio nel ruolo di mediano, appoggia al connazionale Ochoa una palla da film dell’orrore: troppo lenti gli attaccanti avversari ad avventarsi sul pallone, dopo un paio di rimpalli si salva El Tricolor. La gara sembra dunque indirizzata verso lo scontato 2-0, ma una perla di Son, detto Sonny nelle zone londinesi in cui gioca, riaccende per qualche minuto l’entusiasmo asiatico. Un sinistro a giro che si insacca all’incrocio opposto senza che il portiere possa fare nulla. Finisce 2-1, con i giocatori della Corea del Sud affranti sul prato.
