L’ex attaccante scaligero fa il punto della situazione in casa Verona e svela i suoi piani futuri.
Il brasiliano Adaílton Martins Bolzan, ha parlato a L’Arena dei suoi progetti futuri e delle sue impressioni sulla situazione attuale dei gialloblù:
“Non ci sono stati contatti reali con l’Hellas. Sicuramente sono legatissimo a questi colori. A Verona ho vissuto attimi indimenticabili della mia carriera ma in questo momento io mi vedo come uomo di campo, operativo sul terreno di gioco. La mia esperienza da collaboratore tecnico alla Virtus mi ha consegnato, da questo punto di vista, ancora più sicurezze. Voglio misurarmi nel ruolo di allenatore. Adesso sto valutando la possibilità giusta. Non accetterei altre situazioni”.
FUTURO-“Ho ricevuto una chiamata del Villafranca, che molto probabilmente l’anno prossimo sarà in Serie D. Poi ovviamente ascolterò la Virtus e non chiudo nemmeno le porte ad un ruolo da secondo allenatore in Serie A o in Serie B. Mi aiuterebbe anche far parte di uno staff qualificato”.
DIRETTORE SPORTIVO-“È un’attesa lunga, capisco i tifosi, credo che la prima situazione da sistemare sia quella del direttore sportivo. Conosco personalmente Tony D’Amico, i nostri figli giocano assieme nella scuola calcio del Verona. Non mi voglio però addentrare in giudizi. Nel caso andrà valutato sui risultati”.
ALLENATORE-“Il mio amico Cristian Brocchi è stato sondato solo con una chiacchierata veloce. Credo perciò che il principale candidato sia Fabio Grosso. Nell’ambiente è stimato. Speriamo soltanto che l’attesa finisca in fretta. L’Hellas deve costruire una squadra per ritornare in Serie A”.
CHIEVO-“Dispiace per Dainelli e Gobbi ma la carta d’identità alla fine è un fattore da considerare, «La società ha compreso l’esigenza di ringiovanire, che personalmente condivido. Pellissier? È un simbolo che ha dato tanto. Lui sicuramente si sente importante. Bisogna trovare una chiave comune per andare avanti. Una figura così sarebbe utilissima nello spogliatoio. Il Chievo dovrà valutare tutti questi fattori”.