Con il Benevento inizia la rincorsa finale alla salvezza dei gialloblù. Pecchia riuscirà a compiere l’impresa nonostante la scarsa qualità della rosa?

Basta alibi. Adesso vedremo se le parole dei gialloblù avranno un seguito sul campo oppure no. Nessuna minaccia ma una lunga attesa per tutti coloro che amano i colori della città, dell’Hellas. “Inizia il nostro campionato”. Questo il coro riassunto di Pecchia e dei suoi ragazzi.

VINCERE AL VIGORITO. Se proprio non vincere, servirà la prestazione ed il risultato. L’Hellas fra Benevento e Cagliari, la prossima fatica al Bentegodi, dovrà ottenere almeno quattro punti. Un bottino che consentirebbe a Romulo e compagni di risollevare classifica e morale in attesa degli altri due scontri diretti.

POCA QUALITÀ. La pochezza, più o meno, tecnico-tattica delle squadre che lottano sul fondo, ha fatto sì che il Verona sia ancora in gara. Una squadra, quella gialloblù che per certi versi, considerando la categoria, è meno forte di quella della passata stagione.

Per la Serie B, di fatto un triste prolungamento del campionato Primavera o la Lega Pro di dieci anni fa, gente come Fossati, Luppi e Pazzini erano, per dirla nel gergo dei calciatori, “tanta roba”.

Se Pecchia, come tutti ci auguriamo, riuscisse a salvare questo Verona, sarebbe il suo vero capolavoro in gialloblù, visto il materiale umano a disposizione perché a gennaio si è deciso di far partire gli architetti (Caceres, Pazzini, Bessa e Bruno Zuculini) a discapito dei muratori (Matos, Petkovic, Vukovic e Aarons). Un po’ come dire per salvarsi servono cuore, gambe e muscoli.

LA FORMAZIONE. Contro il Benevento, alla sua ultima chance di rientro, giocherà Silvestri in porta. La linea della difesa sarà formata da Ferrari, Caracciolo, Vukovic e Souprayen. In mezzo i due mediani saranno Valoti e Calvano con esterni Romulo e Verde. Petkovic farà il guastatore per il sinistro di Cerci. E che Dio la mandi buona al Verona.