L’Arena ha rintracciato e intervistato nel suo paese uno dei centrocampisti simbolo degli anni ottanta e inizio novanta
L’ex gialloblù Robert Prytz, protagonista di una lunga intervista sulle pagine de L’Arena, è uno dei giocatori svedesi più amati di sempre.
Insieme a Glenn Stromberg ha fatto coppia per almeno cinque/sei anni in nazionale. E con “l’Elkjaer dell’Atalanta (prossimo avversario dell’Hellas, ndr)” aveva giocato anche in nerazzurro.
Adesso il doppio ex della sfida di domenica è tornato a Malmö in Svezia: “Gioco con la nazionale delle vecchie glorie per incontri di beneficenza contro attori e cantanti. Mi tengo in forma“. L’ultima volta a Verona è stata in occasione della festa per i 100 del club gialloblù, nel 2003: “Mi manca. Città bellissima e poi tifosi fantastici. Mi facevano sempre bere dell’ottima birra”.
L’ESPERIENZA ALL’HELLAS. Prytz ha giocato in giro per l’Europa: in Svezia (Malmoe), Scozia (Rangers), Svizzera (Young Boys) e in Italia (Atalanta, Verona). Con l’Hellas ha conquistato una vittoria in B e due retrocessioni. “Furono due anni sfortunati” ricorda, “non meritavamo di andare giù. Ricordo con piacere Fanna, Davide Pellegrini e tanti altri amici come Tullio Gritti“.
Quel Tullio Gritti che oggi è il vice di Gasperini all’Atalanta. “Lo vedo in tv. Mamma mia che bei campionati che sta facendo l’Atalanta. Grande società, bella piazza. Quando sono tornato da avversario mi hanno fatto sempre grandi feste. Un ricordo? Il primo anno da avversario il mio amico Stromberg mi diede un calcio molto forte. L’ho rincorso per tutto il campo dicendogli in svedese se era matto. Anzi gli ho dato pure dello str…. Grande campione e amico Stromberg“.
SVEZIA-ITALIA. La sua Svezia ha anche eliminato l’Italia dai Mondiali: “Si è eliminata da sola la squadra di Ventura” racconta Prytz, “non diciamo cavolate. Il calcio è semplice e poi conta la forma. Prendiamo il Verona. Ho visto gare brutte con gente sfiduciata. Adesso tutti si aiutano e si danno da fare. Lo stesso la Svezia contro gli azzurri. Immobile si era bloccato e poi non si aiutavano fra loro. Normale perdere perché il calcio è un gioco di squadra“.
IL VERONA DI OGGI. “Mi piace lo stopper là dietro il serbo (Vukovic, ndr) e poi il terzino sinistro, Fares. Finirà in una grande squadra. Oggi, a parte i top club, contano molto le gambe“.
VERONA-ATALANTA. “Mi devo informare se riesco a vedere Verona-Atalanta, la mia partita. Credo che possa finire in parità così nessuno, come dite voi… Già nessuno si fa male”.
Priz priz babol..
Vittorio Pusceddu!! Graaande