
C’era un Galderisi giocatore, amato da tutto il popolo gialloblù, e un Galderisi allenatore. L’Arena ha voluto intervistare quest’ultimo, uomo a cui manca la panchina ma a cui piace il lavoro di opinionista. Già fautore di un primo tentativo di scalata beneventana, fermata in finale play-off di Lega Pro dalla Juve Stabia: fu un peccato, ma lui porta con sé l’affetto di tifosi che, anche lì, gli hanno voluto bene.
Ora sarà tutta un’altra gara, c’è in ballo la Serie A e c’è in ballo il Verona, “ma a Benevento sarà dura“. Galderisi si sofferma a parlare dei giallorossi, poi il suo ragionamento passa agli scaligeri e alle chance rimaste di salvarsi: “De Zerbi fa giocare molto bene la squadra e a momenti se non proprio il colpaccio escono da San Siro contro l’Inter con un pari. È chiaro per loro è une delle ultime chance. Non vedo una partita da tripla.Per me o vince il Benevento, come mi auguro, l’Hellas“.
“Che sia a Benevento, a Torino con la Juve o in casa con la Spal, i gialloblù non devono fare calcoli e ottenere il massimo da ogni gara da qui alla fine del campionato. Dico che la vittoria sui granata è stata fondamentale. Ho fatto un saltino sulla sedia quando Valoti ha fatto il secondo gol“.
Poi alcune riflessioni su Vukovic, che ha sistemato la situazione dietro almeno nella fase aerea, e Kean, giovane della Juventus com’è stato lui. Ora però, più di tutto, conta la vicinanza dei tifosi alla squadra. Galderisi chiede unità: “Giusto farsi sentire per l’annata certo non esaltante, però adesso è il momento di stare uniti. I gialloblù con la vittoria sul Torino sono tornati in corsa perchè la Spal è andata a vincere a Crotone. Si deve cercare di far risultato a Benevento anche se non sarà facile, però se non dovessero arrivare i tre punti, mi raccomando, ancora più compatti di prima“.
