I gialloblù faticano troppo in attacco. E Kean è troppo solo

Nelle ultime gare l’Hellas ha sicuramente messo in evidenza gravi carenze in attacco. Come riporta La Gazzetta dello Sport infatti, i gialloblù non segnano infatti da 305 minuti, ovvero dalla gara vinta al Franchi contro la Fiorentina.

Il dato più preoccupante però è un altro: nei tre turni successivi la squadra di Pecchia ha tirato in porta solo due volte.

KEAN SOLO Il peso della manovra offensiva del Verona non può pesare solo sulle spalle del classe 2000. Peraltro il numero 9 gialloblù era assente contro la Roma ed è stato uno dei migliori in campo contro la Lazio. Per provare a puntare alla salvezza gli scaligeri non possono puntare solo sul contropiede, ma devo trovare modi per servire più palloni utili alla propria punta.

GLI ESTERNI LA CHIAVE? Una delle chiavi di svolta dell’apatia offensiva possono essere le ali. A partire da Romulo e Matos, che nelle ultime gare hanno risentito dei cambi tattici dovuti anche agli infortuni dei compagni. Ma anche i terzini, come Ferrari e Fares.

VERDE, PETKOVIC E AARONS Il Verona ha investito sugli esterni e a gennaio: oltre al già menzionato Matos, sono arrivati anche Petkovic e Aarons, che si sono aggiunti a Verde.

Il croato ex Lazio, che proprio contro i biancocelesti si è seduto per la prima volta in panchina dal suo arrivo, dimostra di non aver trovato ancora l’intesa con Kean. E si muove più da rifinitore, nonostante la stazza fisica. Verde non è al top, ed è in netto calo rispetto a inizio stagione. Aarons sta proseguendo il suo processo di ambientamento, che purtroppo è tutt’altro che immediato.

Una cosa è certa però: se vuole salvarsi il Verona deve fare meglio là davanti.