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De Biasi: “Verona, non sei spacciato”

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L’ex ct dell’Albania: “Pecchia sta facendo l’impossibile per tenere unito il gruppo. È questo il compito di un buon allenatore I gialloblù devono crederci sempre sino all’ultimo

Lunga intervista sulle colonne de L’Arena all’ex ct della Nazionale albanese e di Levante e Alaves, tra le altre, Gianni De Biasi. Ma non solo esperienza all’estero: nel 2006 fu, infatti, l’artefice del ritorno in Serie A del Torino, prossimo avversario dell’Hellas, in Serie A.

Di recente è arrivata anche un’offerta dalla Spal, invischiata insieme ai gialloblù e al Crotone nella lotta per la permanenza in A. Ma il tecnico ha rifiutato, preferendo un’altra esperienza all’estero: “L’Italia ha perso terreno rispetto al resto d’Europa. E per le piccole il confine è diventato sottile. O hai delle basi solide oppure andare in Serie B e dover ripartire rischia di diventare il destino di tante società“.

E sulla possibilità di rivedere un Verona come quello di una volta afferma: “Confrontare epoche diverse è sbagliato. Vale per i giocatori, vale per i club. Difficile ora rinverdire i fasti del Verona di Garonzi. Allora c’era un altro spirito, in generale era un altro calcio. Adesso l’approccio e la gestione devono essere per forza manageriali. Ora bisogna saper programmare, essere lungimiranti, lavorare sui giovani, sapersi muovere nel mondo. E conoscere la propria dimensione. Devi sapere se sei carne o pesce. Specie in una piazza come quella di Verona, con una tifoseria molto stimolante ma anche ed esigente“.

LOTTA PER LA RETROCESSIONE Ci sono quattro squadre per due posti, ci metto dentro anche il Sassuolo che fra l’altro non ha l’abitudine a giocare per il risultato minimo ed è partito per obiettivi diversi. Il Benevento lo vedo ormai staccato. L’anno scorso il Crotone ha detto che il campionato finisce all’ultima giornata, anche se l’Empoli ci ha messo del suo. Il Verona non è ancora spacciato“, afferma De Biasi. 

PECCHIA Sul tecnico gialloblù afferma: “Pecchia sta cercando di tenere unita la squadra, pur fra tante difficoltà. Con la fascia media che si è alzata di un bel po’ è un attimo perdere cinque o sei partite di fila. Continuare come se nulla fosse non è facile, ma il compito di un allenatore è questo. Soprattutto per chi è al penultimo posto“.

TORINO La prossima sfida non sarà facile per il Verona: “Con la Juve non è stato il vero Toro. Discreto, ma quando trovi certe squadre diventa difficile fare meglio. Il Torino però è cresciuto molto, soprattutto nella fase difensiva con gli arrivi di Sirigu, di un bel giocatore come N’Koulou e di uno di grande esperienza come Burdisso“.

DE BIASI-VERONA VICINI IN PASSATO Le strade di De Biasi e dell’Hellas hanno rischiato anche di incrociarsi in passato: “Nel 2005 incontrai Campedelli e Sartori. Avevo in ballo anche però l’Udinese, con la possibilità di giocare la Champions. Alla fine andai a Torino. Il calcio è così, fatto anche di momenti”.

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