Secondo il quotidiano spagnolo Marca, l’attaccante della Lazio, prossima avversaria dell’Hellas, figura nella lista delle 41 persone sotto inchiesta per l’ultima gara del campionato spagnolo 2010/11.
Come riporta il Corriere dello Sport, il quotidiano spagnolo oggi ricostruisce i fatti nei dettagli: il 21 maggio del 2011, nell’ultima di campionato si gioca la sfida tra Levante e Saragozza, con i padroni di casa già salvi e gli ospiti in lotta per non retrocedere. Finisce 2-1 per il Saragozza, che riesce a salvarsi, mentre a retrocedere è il Deportivo. La partita però, desta sospetti e finisce nel mirino degli inquirenti.
Il caso è tornato a galla solo due anni dopo, quando Javier Tebas viene eletto presidente della Liga. L’ipotesi degli inquirenti è che il Saragozza abbia pagato quasi un milioni di euro al Levante per portare a casa i tre punti: soldi che poi sarebbero stati ridistribuiti a giocatori e dirigenti. Tra le prove, anche l’evidente diminuzione delle spese dei giocatori del Levante in quell’estate rispetto alla precedente.
Alcuni giocatori passano da 649 mila euro a 6 mila, altri fanno vacanze a costo zero. Segnale evidente, secondo gli investigatori, che avessero contanti da spendere. Secondo l’accusa, sarebbero 9 i giocatori che avrebbero ricevuto denaro per combinare il match tra cui l’attaccante della Lazio, che era al Levante in prestito dal City.
Caicedo non compare nella lista dei 9 giocatori che hanno ottenuto denaro per la combine, ma sarebbe nel registro degli indagati perché a conoscenza dei fatti. Il caso era stato archiviato, ma secondo Marca, il 5 febbraio scorso sarebbe stato riaperto per via di elementi incriminatori molto pesanti. E ora l’attaccante biancoceleste rischia grosso: dal tribunale avrebbero chiesto due anni di carcere e 6 d’inibizione da qualsiasi attività legata al calcio per i 38 indagati.