Manca solo l’ok dall’Antitrust e poi la ripartizione dei soldi che si incasseranno da Mediapro per il prossimo triennio di diritti tv della nostra Serie A, sarà confermata. Una nuova distribuzione per gestire le nuove entrate, aumentate rispetto alla vendita precedente di circa 300 milioni di euro annui, già, perchè se è stato calcolato che attualmente si spartiscono tra tutte le società di Serie A circa 924 milioni ricavati dai diritti tv, con la nuova asta, aggiudicata dal colosso spagnolo, unita ad altri fattori economici televisivi, come i diritti tv di vendita all’estero della visione del campionato, e quelli della Coppa Italiana e della Supercoppa Italiana, si dovrebbero raggiungere circa 1.2 miliardi di euro.

Una cifra gigantesca, che permette un’equa e migliore distribuzione del denaro all’interno del campionato, ma facciamo un confronto con l’attuale divisione, seguendo i numeri e le tabelle della piattaforma specializzata Calcio e Finanza:

Questa è la spartizione attuale del nostro campionato, che suddivide il guadagno in base a: una parte fissa e uguale per tutti, al numero di tifosi che seguono la squadra, la sua storia e il suo percorso, tenendo conto degli ultimi 5 anni ma anche di quello appena concluso. In questa classifica il Verona si trova al quintultimo posto, con una somma di 27.6 milioni di euro annui.

Con la nuova legge Melandri, le cose cambiano e non poco, essendoci un budget diverso, la base fissa aumenta per tutti, il peso economico dei tifosi cala passando dal 30% al 20%, avranno più rilevanza i risultati dell’ultimo anno, mentre in flessione sono la storia e i complessivi 5 anni precedenti. Questa sarebbe la tabella dopo la riformulazione:

Come si può vedere, a guadagnarci sono soprattutto le piccole-medie società, il Verona ad esempio, scivolerebbe al 17° posto, ma dovrebbe raggiungere un guadagno di quasi 44 milioni di euro, mentre cambiano e non poco le cose per le big, con la Juventus che subirebbe il taglio più netto tra tutte.