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11 minuti. Tanto ci ha messo Jagos Vukovic per prendersi il Verona. Un colpo di testa che ha messo in discesa una partita difficile contro un avversario importante come la Fiorentina. 1 metro e 95 tesi, di grinta.

Il gesto con la mano dopo il gol a tutto l’Artemio Franchi, in silenzio, come a dire: “avete visto?“. Perché una manciata di minuti per un difensore per andare in rete sono un evento abbastanza unico.

Ma non solo. Perché la sensazione, anche se magari è presto per dirlo, è che in difesa sia un ragazzo solido. Sicuramente più solido di Heurtaux, ormai troppo avezzo ad errori e distrazioni.

Vukovic ha voglia di rilanciarsi, questo è evidente. Dopo soli sei mesi all’Olympiacos, il serbo ha fatto le valige direzione Verona con la voglia e la giusta cattiveria per tornare ad essere un giocatore di buon livello. L’anno scorso Jagos ha giocato l’Europa League, in SuperLig ha collezionato 87 presenze e segnato ben 9 gol, non pochi per un difensore, a dimostrazione che la grinta è di casa con questo ragazzo.

Ora aspettiamo: le prossime partite non saranno facili, con avversari come Roma, Samp, Lazio e Toro giocare in difesa non sarà divertente per nessuno. Ma Jagos sembra essere partito con il piede giusto, speriamo che continui a correre nella stessa direzione.

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