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Bessa, Fares, Boyé: la situazione tra Verona e Torino

Scotta l’asse che da Verona porta a Torino, un po’ meno la tratta contraria. Negli ultimi giorni si sono stabilizzati i nomi a cui prestare attenzione e quello di Pazzini non sembra rientrarvi: sul capitano del Verona sono passate al silenzio la maggior parte delle voci di calciomercato, forse spentesi per la volontà del giocatore di giocarsi fino all’ultimo le proprie possibilità o forse per l’ingaggio che frena le pretendenti.

Continuano invece i contatti per Daniel Bessa. Il centrocampista non piace solamente al Torino, per lui sembrano aver sondato il terreno Lazio e Fiorentina, ma quell’interesse gialloblù nei confronti di Boyé proietta necessariamente tutto in questo senso. L’italo-brasiliano, che ha compiuto 25 anni il 14 gennaio, potrebbe essere un valido rinforzo per un centrocampo granata non sempre all’altezza, ma le richieste del Verona non sono basse.

A rimanere vivo è anche il gradimento nei confronti di Mohamed Fares, che sembra stranamente piacere a mezzo mondo. Una situazione che l’Hellas potrebbe sfruttare in chiave mercato: privarsi di un giocatore non indispensabile per raggiungerne uno importante come potrebbe essere l’attaccante argentino del Toro. Attenzione: Fares è da considerarsi non indispensabile solo in caso di un nuovo arrivo sull’ala sinistra della difesa, in caso contrario c’è il rischio di rimanere Soupra-ffatti.

Capitolo Boyé. C’è il Benevento, il Verona e soprattutto il Celta Vigo, ma ora anche il Sassuolo si fa sotto per lui. Lo scrive il Corriere dello Sport, che però ricorda anche la posizione del neo-allenatore granata Walter Mazzarri, non troppo d’accordo a lasciar partire il giocatore. L’inserimento dei neroverdi può rappresentare una minaccia per gli scaligeri, ma non più di quanto lo sia la società spagnola del Celta, fra le pretendenti la più blasonata e, pare, la più gradita dal giocatore.

Le ipotesi di scambio sono fattibili, ma il Toro considera Boyé merce più pregiata di quella che l’Hellas ha da offrire. Forse Bessa può far ragionare gli uomini di mercato di Cairo, ma il suo basso rendimento impaurisce quindi, a meno che non si instauri un’asta al rialzo per Fares, di cui tutti parlano ma che nessuno ha il coraggio di prendere, il Toro difficilmente vorrà accordarsi.

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