Il sito onefootball.com riporta la notizia per cui la Procura di Milano avrebbe aperto un’inchiesta sulla cessione del Milan, sospettando prezzi gonfiati e riciclo di denaro.
La notizia è stata rilanciato a mezzi comunicazione dal quotidiano La Stampa: nell’aprile 2017 il Milan è passato a Yonghong Li per 740 milioni di euro, denaro di dubbia provenienza, nonostante i tentativi di Ghedini (avvocato di Silvio Berlusconi) di calmare gli animi.
La cifra spesa, secondo gli inquirenti, sarebbe ‘monstre‘ rispetto al reale valore della squadra e sarebbe stata gonfiata volontariamente; anche la dinamica della vendita non convince, senza dimenticare il thailandese Bee Taechaubol che aveva offerto 960 milioni direttamente a Fininvest.
Insomma, la situazione non è delle più chiare, tanto che anche il New York Times, in un’edizione di novembre 2017, ha sollevato dubbi sulla liceità di questa operazione, visto anche il nuovo proprietario pressoché sconoosciuto.
Ora la Procura di Milano vuole vederci chiaro.
Notizia appena smentita dalla procura.