
Quattro mesi per diventare leader della difesa del Verona e per rilanciarsi nel calcio che conta. Martín Cáceres saluta oggi l’Hellas, dopo mesi nei quali ha dato tanto alla causa. E pensare che era arrivato fra lo scetticismo generale, dopo una stagione divisa fra Juventus e Southampton in cui praticamente non aveva mai giocato. Fuori rosa in bianconero, con tanti problemi fisici in Premier League.
Lazio e Verona lo hanno prelevato a braccetto. Prima parte di stagione per rigenerarsi a disposizione di Pecchia, seconda agli ordini di Simone Inzaghi. Cambiano le prospettive e gli obiettivi. Che la cosa sarebbe andata così lo sapevamo, a dispetto di parole che facevano sperare il contrario, pronunciate dal ds Fusco pochi giorni fa in conferenza stampa.
Cáceres saluta Verona dopo 15 presenze (14 in campionato e 1 in Coppa Italia) impreziosite da 3 gol. Un apporto che, da quando è stato bene fisicamente, non è mai mancato. Anzi. Combattente e leader, persino nella trasferta di Napoli, quando sapeva benissimo che di lì a poco avrebbe lasciato la squadra. Professionista esemplare, di quelli veri.
Adesso lo aspetta la Lazio, il sogno di tornare a giocare la Champions League e l’obiettivo chiaro di partecipare al Mondiale con il suo Uruguay. I tifosi del Verona, che oggi perdono un ottimo giocatore, possono solo augurargli il meglio per la sua carriera. Oltre a sperare che arrivi un sostituto alla sua altezza.
