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Albertazzi vince la causa, Verona costretto a pagare una multa di 144 mila euro

Alla fine l’ha vinta lui, Michelangelo Albertazzi. Dopo un braccio di ferro durato quasi 5 mesi, il difensore fuori rosa da settembre 2017, ottiene finalmente lo svincolo dalla società scaligera, che gli permette di accasarsi con qualsiasi club a parametro zero, ma costringe pure il Verona a pagargli un contenzioso di 144 mila euro netti, pari all’ammontare degli stipendi che gli avrebbe dovuto corrispondere fino alla scadenza del rapporto.

Come viene riportato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ad inchiodare definitivamente la società, è stata una registrazione fatta dal classe ’91 stesso in un incontro con il direttore sportivo Filippo Fusco, il quale il 6 ottobre, si rivolgeva al giocatore con queste parole: “Per noi sei fuori“.

Il Collegio Arbitrale di Serie A, anche a seguito di un primo lodo, di fine settembre, con cui si ordinava al club scaligero la riammissione del calciatore nell’attività agli ordini di mister Pecchia, ha decretato questa soluzione in quanto di fatto, il club scaligero ha attuato decisioni differenti rispetto quelle stabilite e promesse all’organo decisionale.

Gli allenamenti li gestiamo noi, non partecipi ai ritiri, non partecipi alle riunioni tecniche, alle colazioni, ai pranzi, noi siamo qua, vedi quello che vuoi fare, questa è la storia“, sono le parole del ds, che aveva anche “permesso” ad Albertazzi, di avere un suo preparatore atletico personale, ed uno spogliatoio separato rispetto a quello della squadra, insomma un reintegro mai attuato.

Ecco quindi che l’ex Milan, assieme al proprio legale Mattia Grassani, si  rivolge nuovamente al Collegio arbitrale, che il 30 dicembre, gli riconosce la risoluzione del contratto e la lauta buonuscita.

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