Il Verona getta alle ortiche una gara vinta. Anzi alla fine la squadra di Pecchia ha rischiato addirittura di perderla. È successo di tutto nel secondo tempo del Mazza. Dopo una prima frazione dai tanti sbadigli, la ripresa ha regalato emozioni in serie, per un risultato che alla fine pare accontentare entrambe le squadre.

ERRORI SUI DUE FRONTI. La Spal avrebbe voluto fare un boccone dell’Hellas, spinta com’era dal pubblico delle grandi occasioni e dalla festa per i 110 anni del club. Pronti via e Borriello e Paloschi provano a spaventare Nicolas. I padroni di casa sbagliano le uscite palla al piede e l’Hellas con il giovane Kean non riesce a battere Gomis. Sicuramente più pericoloso è Cerci. Insomma due squadre che non a caso occupano la terz’ultima e penultima posizione della classifica di Serie A.

GRANDE VERONA PER MEZZ’ORA. Nella ripresa però i gialloblù salgono in cattedra. Caceres, Kean, Romulo, Verde e Cerci sono indemoniati. Con due grandi combinazioni i gialloblù prima trovano il rigore dell’1 a 0 e poi segnano in contropiede il raddoppio. Le reti portano firme di Cerci e Caceres. La Spal sembra un pugile all’angolo e Pecchia forse anticipa il cambio di Kean con Valoti. La squadra ne risente e si chiude nella propria area di rigore. Semplici manda in campo Antenucci e Floccari mentre Pecchia non fa ricorso ad Heurtaux. Sarà un errore.

MALEDETTO QUARTO D’ORA. I biancazzurri sembrano indemoniati, mentre là dietro Ferrari e Caracciolo perdono sicurezza. Viene annullato un gol a Floccari per fallo su Nicolas e poi Paloschi, spietato nei sedici metri riapre la partita. Èun assedio. Floccari va giù in area per un intervento tardivo di Caracciolo. Antenucci trasforma il rigore del 2 a 2. Nei minuti di recupero la Spal vorrebbe un altro rigore mentre l’Hellas sfiora il 3 a 2 con Romulo. È un buon punto ma l’impressione è che se ne siano lasciati per strada almeno altri due e domenica c’è il Milan