L’ex allenatore del settore giovanile veronese Massimo Pavanel è riuscito a centrare una clamorosa salvezza con la squadra toscana partita con 15 punti di penalizzazione.
Un miracolo vero. Difficile definire in maniera diversa quanto accaduto all’Arezzo in Serie C, partito per delle irregolarità societarie con 15 punti di penalizzazione e salvatosi clamorosamente all’ultima giornata di campionato. Merito anche dell’allenatore, Massimo Pavanel, arrivato a stagione in corso, ma bravissimo nel riuscire a convincere il gruppo nella fattibilità dell’impresa.
Pavanel, allenatore con un bel passato da tecnico nel settore giovanile del Verona, è riuscito ad evitare una retrocessione che sembrava ormai sicura, grazie ad una grandissima seconda parte di stagione. Il suo Arezzo, dove tra gli altri militano i gialloblù Ferrari e Franchetti e l’ex Chievo Davide Moscardelli, ha saputo battere tra le altre Livorno, Siena e Pisa nel girone di ritorno.
La salvezza è arrivata proprio nell’ultimo turno di campionato in trasferta contro la Carrarese. Una vittoria che ha evitato all’Arezzo anche i playout di spareggio.
“Mi rodeva arrendermi senza combattere, abbiamo subito così tante ingiustizie che la rabbia saliva giorno dopo giorno. La fortuna – racconta Pavanel all’Arena – è stata quella di trovare un gruppo di uomini fantastici, oltre che di ottimi giocatori. Tutti uniti per prenderci qualcosa di speciale. Quando la scintilla è scattata i tifosi ci sono venuti dietro e anche le istituzioni e gli investitori. Da una società oramai scomparsa ne è nata una nuova. Io me ne sono andato due giorni in vacanza, dopo la vittoria di Carrara. Dovevo staccare un attimo. I ragazzi però sono stati accolti dalla città come se avessero vinto un campionato. Qualcosa di indimenticabile. Di irripetibile”.