Una stagione travagliata quella del Verona e di Pecchia in Serie A, mille vicissitudini e quanta incostanza: a San Siro potrebbe essere Serie B
A Milano, con ancora due giornate dalla fine potrebbe essere decretata la Serie B per il Verona. Una vittoria allontanerebbe la sentenza, ma come riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, in 55 gare a San Siro né contro l’Inter né contro il Milan sono arrivati i 3 punti.
“Una stagione disgraziata” la definisce così il quotidiano rosa, che cita anche Fabio Pecchia ieri in conferenza stampa: “Abbiamo commesso degli errori e li abbiamo pagati“. Un mea culpa a metà visto che gli errori suddivisi a tutti, non responsabilizzano nessuno.
Tanti i casi riepilogabili in questa stagione: Cassano, Pazzini, l’addio di Luca Toni, i tanti infortuni, le costanti proteste della piazza contro la dirigenza e l’allenatore, Pecchia resta si-no?, si! e infine il saluto del ds Fusco a poche giornate dal termine del campionato, che in tuffo lascia il barcone che sta affondando. Casi che hanno alimentato il casi-no generale e dimostrato la poca verve seria e combattiva della società.
Tutto questo, unito a scelte tattiche non sempre consone, hanno portato il Verona a rimanere nella zona rossa per troppo tempo, senza tentativi così rilevanti di ripresa o colpi d’orgoglio e di coraggio. Finora son 34 le formazioni viste in campo all’inizio della gara sui 35 match totali. Troppe per dar stabilità ad un ambiente già barcollante di per sé e povero di giocatori con spiccate qualità per la massima serie. L’unico obbiettivo che rimane ora è quello di scendere di categoria senza perdere la dignità di quei colori nelle ultime gare.