Daniele Amerini è un procuratore sportivo, ma in passato è stato un buon centrocampista, che per qualche tempo ha vestito pure la maglia del Verona (1998-99). Visto il suo lavoro e la vicinanza al settore giovanile della Fiorentina gli abbiamo fatto qualche domanda sul brasiliano Matos, cresciuto proprio nel vivaio viola.

Come vede questa nuova esperienza di Matos a Verona? Che tipo di giocatore è?
“Matos è un giocatore che a Verona può dire la sua. Ha gamba, ha tecnica, attacca bene la profondità e sa saltare l’uomo. Tutte caratteristiche importanti nel calcio moderno. Peccato che nell’ultimo periodo abbia trovato poco spazio all’Udinese”

Come vede il brasiliano nello schieramento offensivo del Verona? In che posizione potrebbe rendere meglio?
“Per caratteristiche Matos è un attaccante esterno. Sotto molti aspetti assomiglia a Cerci. La cosa migliore per lui sarebbe quella di giocare al fianco di una punta centrale, ma non è detto che Pecchia riesca ad inserirlo e a farlo rendere al meglio anche in un’altra posizione”

Il brasiliano però non è mai stato un giocatore particolarmente prolifico dal punto di vista realizzativo…
“È vero. Matos non è il classico bomber da 10-15 gol a stagione. Però con la sua velocità può creare molte opportunità per i compagni. Ormai a 24 anni sta entrando nel momento di massimo rendimento e a Verona potrà dimostrare di avere anche delle discrete doti realizzative “

Dopo la buona stagione a Carpi, perchè secondo lei ha faticato così tanto a trovare spazio a Udine?
“Mah, non è mai facile valutare situazioni di questo tipo, dipende anche dalle idee dell’allenatore e dalle necessità della squadra. A Udine Matos è arrivato da comprimario e ha faticato tanto a trovare spazio. Poi in questa stagione sono state fatte delle scelte diverse anche a livello tattico che, di fatto, lo hanno tagliato fuori”