È diventato leggenda vestendo la maglia dei Glasgow Rangers, ma Marco Negri ha anche un passato a Bologna, città nella quale è tornato a vivere. Due le sue esperienze con i felsinei: la prima nella stagione 1993-94, condita da 24 presenze e 8 gol, e una seconda più sfortunata nel 2001-02, nella quale totalizzò solo 3 presenze senza mai andare a segno.
Dalle colonne de L’Arena l’ex centravanti ha parlato della sfida di stasera partendo dall’attuale classifica dei veronesi: “Da neopromossa (il Verona) sta facendo fatica, ma dalla B alla A il salto è triplo. Fra quelle in coda l’Hellas mi sembra l’unica ad avere dei margini che le altre hanno già sfruttato. L’organico dà l’impressione di avere ancora marce da inserire“.
Verona-Bologna è anche la sfida tra due attaccanti dall’ottimo passato ma che stanno vivendo un momento di difficoltà, Destro e Pazzini: “Il ruolo dell’attaccante si è evoluto. Stare in area come facevo io o come facevano i grandi Montella e Inzaghi non basta più. È vero anche come un ingrediente irrinunciabile per un centravanti sia la fiducia, che adesso manca a tutti e due. Pazzini l’anno scorso non era diverso, ma il campionato sì. Al Verona servirebbe un’alternativa in attacco che però non può essere Kean. Troppo giovane. E in una piazza calorosa ma esigente come Verona lanciare un ragazzo ancora acerbo è un rischio“.
Sulla differenza di valore tra le due società: “Il Bologna viene da un brutto periodo, ma anche solo con qualche punto in più sarebbe in una posizione medio-alta. Ha una solidità diversa, è una squadra di Serie A in tutto e per tutto. Il Verona ancora no“.
