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Penzo: “Fossi Simeone non andrei a fare la riserva. Anno zero? Setti sin qui è stato bravo”

L’ex attaccante gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato del Verona del prossimo futuro

Da Simeone al possibile “anno zero” Verona, con uno sguardo sul passato: è un’intervista decisamente interessante quella concessa da Nico Penzo ai colleghi de L’Arena e pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano.

Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni dell’ex attaccante gialloblù.

IL CHOLITO. «Simeone ha superato i miei quindici gol in Serie A, ma lui ha giocato di più (ride, ndr)! Scherzi a parte, fa piacere ricordare la prima Serie A da protagonisti con qualificazione alla Coppa UEFA. Quella del Cholito comunque è stata una stagione memorabile, si è rivelato spietato nei sedici metri, ma è anche bravo a girarsi e a tirare da fuori, come ha dimostrato con quello splendido gol contro la Juventus. Anche lui accostato alla Juve come me? Sono felice per lui, ma tra di noi non ci sono molte similitudini, rispetto ai miei tempi è cambiato tutto. E poi so che lo vogliono anche in Inghilterra e in Spagna. Io comunque, fossi in Simeone, non andrei a fare la riserva di Vlahovic o Chiesa: certo, oggi ci sono tante partite e si gioca di più, ma preferirei esprimermi da titolare».

UN NUOVO CICLO. «Al Verona sta cominciando una sorta di nuovo “anno zero”: al comando resta solo Setti. Se ne sono andati personaggi di grande spessore e carattere come Juric, D’Amico e Tudor, tre professionisti che hanno fatto fare il salto di qualità al club. È normale che vi possano essere stati dei contrasti, ma il presidente non cambia la propria linea e gli va dato atto che finora è stato molto bravo».

LA SQUADRA. «Al Verona serve che resti uno “zoccolo duro” di giocatori che consenta a chi arriva di ambientarsi, serve continuità. Se potessi scegliere non farei mai partire Barak: è un fenomeno, segna, fa gioco e ha fisico. Anche Tameze è molto bravo, ma un incontrista sul mercato si può sempre trovare. L’anno di Cancellieri? Me lo auguro, è un giocatore che mi piace molto. L’importante è che abbia continuità e la possibilità di esprimersi. La via intrapresa è quella dei giovani, ma serve anche un nucleo esperto, altrimenti la Serie A diventa rischiosa».

L’ALLENATORE. «Cioffi fa parte di un gruppo di giovani tecnici che stanno facendo bene e ha la fame necessaria per accettare anche alcune partenze. Oltre a lui mi piacciono anche Dionisi e Zanetti».

TRA IERI E OGGI. «Rispetto al calcio dei miei tempi è cambiata: il denaro. Ne circola troppo. Poi non mi piace la mancanza di rispetto che allenatori, giocatori o dirigenti hanno verso i contratti: oggi li firmano ma non hanno valore, ai nostri tempi bastava una stretta di mano…».

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1 anno fa

Mitico Penzo goal…

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1 anno fa

Grande Nico 💛💙

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