Il doppio ex dell’incontro ha parlato al Corriere di Verona in vista del match in programma al Maradona

Il Verona è il primo vero esame per un Napoli un po’ acciaccato: questo il pensiero espresso da Alessandro Renica in vista del match in programma domenica alle ore 18 al Maradona.

Di seguito, infatti, principali dichiarazioni rilasciate dall’ex difensore al Corriere di Verona.

DOPPIO EX. «A Napoli trovai una squadra perfetta, vissi un periodo d’oro in una città meravigliosa e giocai con Maradona, il più grande di tutti i tempi. Al Verona ero reduce da un infortunio ma mi barcamenavo grazie all’esperienza. Eravamo una buona rosa, ma purtroppo segnavamo poco e alla fine retrocedemmo al termine di una buona annata. Mi dispiacque molto per la famiglia Mazzi».

L’HELLAS OGGI. «Tudor ha rivoltato la squadra come un calzino sia sotto l’aspetto mentale che sotto quello del gioco, io lo blinderei subito. Il suo Verona vince e convince, ha un’identità e che attraverso la gestione della palla ha risolto anche i propri problemi di tenuta. Tecnicamente poi è una quadra fortissima: Simeone, Caprari e Tameze vanno alla grande, inoltre Faraoni è un giocatore che farebbe comodo a chiunque».

L’AVVERSARIO. «Il Napoli ha giocatori che possono risolvere le partite in qualsiasi momento, ma non arriva alla gara nelle migliori condizioni: Koulibaly è squalificato, Osimhen è in dubbio, Insigne è acciaccato e in più c’è la trasferta di Varsavia nelle gambe. Per la squadra di Spalletti il Verona sarà il primo vero esame della stagione».