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Hallfredsson: “Tudor a Udine ci cambiò la testa. Lasagna sin qui è stato sfortunato”

L’ex centrocampista gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato anche dei “vecchi tempi”

Tudor? Uno che ti cambia la testa. Parola di Emil Hallfredsson, uno che con l’allenatore croato ha avuto a che fare ai tempi dell’Udinese.

Raggiunto dai colleghi de L’Arena, il centrocampista islandese ha infatti parlato del nuovo tecnico dell’Hellas, spendendo comunque due parole anche sui “vecchi” tempi e su qualche ex compagno.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

I VECCHI TEMPI. «Bei tempi quando ero soprannominato “Emilio” o “Ghiaccio Bollente”. Chi sento ancora? Beh, in sede Sandro Mazzola e l’Elena Fraccaroli (rispettivamente team manager e segretaria, ndr), ma anche Jorginho, uno da Pallone d’Oro, e Rafael. Quella squadra comunque era una famiglia: c’erano mister Mandorlini, Cacia che dormiva sempre, Gomez forte e simpatico e poi mio cugino Maietta. Almeno così diceva lui».

IL PRESENTE. «Sono qui in Italia con la mia famiglia e sto bene: mi sono allenato tanto in Islanda con l’FH Hafnarfjordur, la squadra più famosa dalle mie parti. Se qualcuno vuole sono qui, magari il Verona! (ride, ndr)».

IL NUOVO MISTER. «Ho visto sia la gara con il Sassuolo e contro l’Inter e la squadra soprattutto nella seconda partita mi aveva impressionato. Peccato, nel calcio capitano cose del genere, tuttavia non bisogna essere negativi perché il campionato è ancora molto lungo e l’Hellas può farcela. Tudor poi è un’ottima scelta, l’allenatore giusto per il Verona, e credo spazzerà via la negatività. A Udine il primo anno arrivò a sei giornate dalla fine quando ormai eravamo quasi spacciati, ma lui si mise in mezzo al campo, ci prese uno a uno e ci cambiò la testa. Sa lavorare sulla motivazione e non ammette la paura. All’Udinese poi ha avuto qualche problema, ma era dovuto all’impostazione tattica che il club preferiva. Il modulo? 3-5-2, ma abbiamo giocato anche con il 4-2-3-1».

I GIOCATORI. «All’Udinese ho giocato sia con Barak che con Lasagna. Antonin è reduce da un grande Europeo, Kevin invece disputerà un’ottima stagione: non ho mai visto uno con la sua velocità. A Verona è stato solo sfortunato e ha avuto tanti contrattempi. Entrambi comunque sono ragazzi perbene e soprattutto molto forti».

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Ale
Ale
2 anni fa

Grande Emil te vojo ben

Olia 70
Olia 70
2 anni fa

Anca mi te ciamaria al posto del quel osso de hongla

Francesco
Francesco
2 anni fa

Grande Emil

Mortadhellas
Mortadhellas
2 anni fa

Grande Emil. Mi te ciamaria subito !

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