Il Pagellone 2024/2025 del Verona: la difesa

Coppola e Ghilardi crescono alla distanza. Ci sono però anche diversi giocatori che non hanno lasciato il segno

hellas verona pagellone

La stagione del Verona è terminata: i gialloblù, al termine di una percorso fatto di alti e bassi, sono alla fine riusciti a portare a casa l’agognata salvezza nonostante un ultimo mese in cui i punti decisivi sembravano non voler arrivare.

Arrivati a fine campionato, è dunque giunto il momento di valutare quanto fatto dall’Hellas.

Il nostro consueto Pagellone, dunque, comincia come al solito analizzando la difesa.

MONTIPÒ: 6,5

L’avvio di campionato è stato tutto fuorché semplice, ma la colpa era anche di una squadra che sostanzialmente non difendeva. Nella seconda parte di stagione, quando Zanetti ha optato per un modo di giocare più accorto, è stato un po’ meno sotto pressione e ha offerto anche buone prestazioni. Resta l’annata più complicata da quando è al Verona, ma alla fine chiude con otto clean sheet e un rigore parato (contro il Torino).

BERARDI: s.v.

Impossibile da valutare, ma il suo apporto in spogliatoio è ben noto a tutti. Al 30 giugno andrà in scadenza: sarà rinnovo?

PERILLI: 6

Chiamato in causa contro il Lecce per “motivare” Montipò e all’ultima giornata per l’infortunio al portiere titolare gialloblù, ha avuto il grande merito di farsi trovare pronto. Merita di ricevere un voto e che sia sufficiente.

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OYEGOKE: s.v.

Arrivato a gennaio, alla fine ha racimolato poco più di novanta minuti distribuiti in cinque presenze. Troppo poco per valutarlo.

FRESE: 5,5

Cinque presenze non esaltanti a inizio stagione, poi il lungo infortunio e il ritorno nel finale di campionato, durante il quale ha collezionato due partite da titolare contro Inter e Lecce e qualche scampolo qua e là. Per caratteristiche, la sua assenza forse ha tolto un po’ di equilibrio al Verona, ma a livello di prestazioni individuali non ha sicuramente incantato.

DANILIUC: 5,5

Tanti minuti nella prima parte di stagione, poi però si è visto sempre meno. Quando in campo, comunque, nemmeno lui ha troppo convinto.

FARAONI: 6

Voto più di stima e “alla carriera” che effettivo. L’ormai ex capitano non è praticamente mai entrato nelle gerarchie di Zanetti, venendo impiegato in appena otto occasioni di cui appena tre da titolare. Il suo ciclo a Verona è finito, ma il popolo gialloblù gli sarà per sempre grato: se l’Hellas disputerà il settimo campionato di Serie A consecutivo, tanto merito è anche suo.

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VALENTINI: 6,5

Al netto di qualche passaggio a vuoto (Cagliari, Inter e Lecce), il suo arrivo ha permesso a Zanetti di sistemare la difesa con un mancino che serviva come il pane. Per distacco, l’acquisto di gennaio più impattante.

BRADARIC: 6

Nelle prime uscite ha dimostrato di avere un buon piede, ma anche parecchie lacune difensive. Durante l’anno però è cresciuto e, alla fine, ha coronato la propria stagione con il gol contro l’Empoli che ha chiuso il discorso salvezza. Già solo per quello, la sua stagione è sufficiente.

OKOU: s.v.

Oggetto misterioso era a metà stagione, oggetto misterioso è rimasto fino alla fine.

SLOTSAGER: s.v.

Arrivato a gennaio, non ha mai giocato. Di lui comunque si parla molto bene e anche in società si crede parecchio in questo classe 2006. Investimento per il futuro.

DAWIDOWICZ: 6,5

La prima metà di stagione è stata da incubo: il polacco sembrava non esserci e compiva errori grossolani che lo portavano spesso a essere colpevole delle sconfitte del Verona. È però rinato durante il girone di ritorno, offrendo prestazioni solide in un ruolo che non occupava da tempo (il mediano). Salvo clamorosi ripensamenti, quella di Empoli è stata la sua ultima partita in gialloblù, ma pure quest’anno ha risposto alla chiamata quando c’era più bisogno di lui. Anche per questo, rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi veronesi.

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PATRICK: s.v.

Arrivato da svincolato a gennaio, non ha mai messo piede in campo. Vediamo se si rivelerà un acquisto utile per la prossima stagione.

TCHATCHOUA: 6,5

Sempre in campo quando non squalificato, e già questo basterebbe a certificarne la centralità nello scacchiere di Zanetti. Meglio da esterno a tutta fascia che da terzino “classico”, chiude la stagione con trentasei presenze, due gol e tre assist, tra cui quello per Bradaric nel decisivo scontro salvezza contro l’Empoli. Magari non ha sempre brillato per precisione, però a conti fatti ha dato il proprio contributo.

COPPOLA: 7

Come per molti difensori del Verona, la prima parte di stagione è stata alquanto complicata. Il passaggio alla difesa a tre, nella quale si è affermato come perno centrale, ne ha però esaltato le caratteristiche. A referto per lui anche due pesantissimi gol contro Parma e Lecce, entrambi decisivi. Probabile che questa sia stata la sua stagione della consacrazione, come dimostrano anche le insistenti voci di mercato che girano su di lui e la chiamata di Spalletti.

GHILARDI: 6,5

Ventiquattro presenze alla sua prima stagione in Serie A non sono poche, soprattutto se spesso sono di buon livello. Ovviamente anche per lui non sono mancati i passaggi a vuoto, ma i giovani vanno anche lasciati liberi di sbagliare e la sua crescita è evidente.

 

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2 mesi fa

Come al solito, i migliori saranno venduti sperando che il fondo schiena del ds funzioni ancora !

Paolo
Paolo
2 mesi fa

Perilli…… tutta la vita….

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2 mesi fa

Forza Verona

Rob
Rob
2 mesi fa

Ottimo resoconto

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