Raggiunto dai nostri microfoni per la Penna in Trasferta in vista di Lecce–Verona, il collega Alessio Amato ci ha presentato gara di stasera dal punto di vista salentino.
Di seguito, dunque, la nostra intervista al giornalista di CalcioLecce.
Che Lecce si presenta alla sfida contro il Verona?
«Arriva un Lecce caricato dal fatto di essere per la prima volta nella stagione a tiro di sorpasso da una squadra invischiata nella zona retrocessione. Questo può avere una duplice valenza: la fame di successo, dopo mesi di “limbo” a metà classifica, non è stata mai così alta, ma al contempo la pressione, peraltro su una squadra comunque giovane e clamorosamente mai abituata ad essere così in basso in classifica quest’anno, è alle stelle. Come dimostrano i recenti infortuni, fisicamente non è poi il momento migliore della stagione…».
Giornata ricca di scontri diretti: chi vince si porta a casa una fetta di salvezza?
«Una fetta è forse dire troppo, ma di certo il balzo sarebbe considerevole in un periodo in cui i tre punti valgono ormai doppio. Certo, essendo il Lecce la prima del “plotoncino”, battere il Verona terzultimo vorrebbe dire prendere una boccata d’aria freschissima. Grossomodo lo stesso varrebbe comunque per i gialloblù, i quali allenterebbero non poco la pressione andando a occupare posizioni che non vivevano da fine estate o giù di lì».
Che partita sarà?
«Sarà un match tesissimo e combattutissimo. Certo, non siamo ancora agli ultimi turni, ma credo che le due squadre non avranno la lucidità di impostare le trame, spesso belle e fluide, viste magari un mese fa. È piuttosto il classico incontro in cui tutto può accadere in quanto si dovrebbe giocare sul filo del rasoio».
