Raggiunto da Hellas Channel per l’intervista di presentazione, Dani Silva ha parlato della Serie A, della corsa salvezza e non solo.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del nuovo centrocampista del Verona.
LA SERIE A. «Giocare in questo campionato, uno dei migliori al mondo, è qualcosa che desideravo da quando ero bambino. Arrivare all’Hellas è stata una bellissima sorpresa per me, perché è un grande club, storico e vincente, inoltre i miei idoli da bambino hanno tutti giocato in Italia. Ringrazio il Verona, sarò sempre grato per questa opportunità».
IL PRIMO IMPATTO. «Mi sto ancora adattando, ma le prime impressioni sono molto positive. Sia i compagni che il mister mi stanno aiutando molto e lavoro ogni giorno per adattarmi il prima possibile all’Italia. Similitudini con il Portogallo? Sì, ce ne sono molte».
IL RUOLO. «Da quando ho iniziato a giocare sono sempre stato un centrocampista, anche se da giovane ero più offensivo. Quando sono andato al Vitoria mi sono però adattato anche alla fase difensiva E Ora mi ritengo un giocatore più versatile, box-to-box. La mia posizione preferita è al centro, ma gioco dove il mister pensa che io possa dare il massimo e aiutare maggiormente i miei compagni».
IL MISTER. «Baroni è davvero fantastico, insieme allo staff mi fornisce ogni giorno tutto ciò di cui ho bisogno per migliorare».
IL TIFO. «I tifosi del Verona hanno superato le mie aspettative. Sono molto calorosi e noi abbiamo bisogno del loro sostegno. Avendo già giocato al Bentegodi ho visto quanto supporto ci danno, quindi il nostro compito è dare tutto, correre e volere la vittoria più degli avversari per onorare città e tifosi. Lotteremo per rimanere in Serie A e rendere la nostra gente fiera di noi».
LA SALVEZZA. «L’ambiente nello spogliatoio è molto positivo nonostante i cambiamenti che ci sono stati a gennaio. Il gruppo è molto giovane e concentrato al 100%. Lavoriamo tutti i giorni come se fosse l’ultimo per poter arrivare più pronti possibili alla partita e per portare l’Hellas fuori da una zona di classifica in cui non merita di stare».