Intervistato dai colleghi del quotidiano L’Arena, Filippo Terracciano si è raccontato tra campo, famiglia e obiettivi futuri. Il classe 2003 ha indossato per la prima volta la fascia da capitano nella gara contro l’Udinese entrando nel club ristretto di calciatori veronesi ad avercela fatta.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni:

CAPITAN FUTURO. «Quella di Udine è stata una partita vibrante. Ancora non mi rendo conto che a vent’anni, seppur per pochi minuti, sono stato capitano del Verona. È quasi inspiegabile. Papà Antonio (ex calciatore che ha vestito anche la maglia del Verona, ndr) mi ha sempre dato solo un consiglio, dicendomi che a fare la differenza tra un buon calciatore e un professionista è soltanto la testa, la mentalità».

IL RUOLO. «Nelle giovanili del Verona facevo la mezzala, come del resto nelle varie Under dell’Italia. Ma va benissimo dove mi mette il mister. Devo tutto a Juric, il primo a credere in me e l’allenatore che mi ha aiutato a diventare professionista».

LE PROSSIME GARE. «Ora dobbiamo concentrarci sulla Lazio. Noi siamo in fiducia dopo le ultime gare e belli determinati a conquistare punti. Il gol? Ci spero, ma devo pensare a fare bene quel che mi viene chiesto».