Emil Hallfredsson, ritiratosi dal calcio giocato la scorsa estate a trentanove anni, ha aperto un nuovo business che lega Verona alla sua Islanda. L’ex centrocampista dell’Hellas, infatti, esporta circa un centinaio di prodotti alimentari della provincia tra cui l’olio dei suoi terreni divisi tra Grezzana e il Lago di Garda.

Poi farina, salumi, salsa di pomodoro, pasta e olive di ogni genere con il marchio Olifa che, in terra islandese, sta spopolando. Hallfredsson ha aperto anche un pizzeria con solo ingredienti made in Italy. Intervistato dai colleghi de L’Arena, l’islandese ha raccontato la sua nuova vita.

Queste, quindi, le principali dichiarazioni dell’ex calciatore gialloblù.

«L’idea di aprire questo business è stata di mia moglie. Io ci metto la forza delle braccia, niente di più, ma è lei la vera regista di tutto. Lei è Jorginho, io sono il mediano che continua a correre.

Quando tornavamo in Islanda sentiva la mancanza del buon olio italiano. L’intuizione è partita da lì. Così quel suo desiderio è diventato quello di tanti altri islandesi.

A un certo punto ho pensato di chiamare una pizza “Ghiaccio Bollente”. Ragionando da italiano è una buona idea, ma in Islanda il concetto di freddo e caldo è piuttosto inflazionato. Troppa concorrenza».