Il Decreto Crescita non farà più parte del mondo del calcio: il Consiglio dei Ministri ha infatti varato una nuova stretta nella Finanziaria per il 2024 sugli sconti fiscali per i lavoratori dall’estero. Ma cosa significa per società e giocatori?
Dal 2017 con il Decreto Crescita i club erano incentivati ad acquistare dall’estero, in quanto sullo stipendio lordo la tassazione era diminuita dal 45% al 25% e, di conseguenza, le squadre avevano meno costi fissi mentre gli atleti percepivano ingaggi di più alti. Con la nuova norma, i calciatori sono esclusi in quanto non in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione. La tassazione tornerà così al 45% e dopo cinque anni, dal punto di vista fiscale, gli stranieri non avranno più distinzione rispetto a un giocatore acquistato da una società italiana.
Il provvedimento sembrerebbe inoltre essere retroattivo e andrebbe a “colpire” anche i calciatori acquistati dal 2 luglio 2023 in poi. Per quanto riguarda il Verona, i giocatori su cui l’Hellas non avrebbe più diritto alle agevolazioni sarebbero Jordi Mboula, Jackson Tchatchoua, Tomas Suslov, Juan Manuel Cruz e Charlys.
Sempre
Massa tardi
Molto bene 👍
Con Pecchia sarebbe rimasto perché era in crescita 😂
Cioè, fatemi capire. Dal 2017 incentivavamo le squadre a comperare giocatori all’estero perché avevano una tassazione del 25% invece del 45%? E poi vogliamo avere una nazionale forte? Meno male che l’hanno levata.
I politici italiani odiano il calcio vedi belle scuole mo si vota